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Riserve naturali Po torinese

Riserve naturali Po torinese

Carta d'identità gastronomica

Le 14 aree protette gestite dall'ente del Po Torinese sono sparpagliate su una vasta area al centro del Piemonte, fra le province di Cuneo, Torino e Vercelli, sia in pianura, sia in collina. Di conseguenza il panorama gastronomico è estremamente ricco e variegato. Dalle carni e dagli ortaggi d'eccellenza che caratterizzano la pianura tra Saluzzo, Carmagnola, Santena e Moncalieri (basti citare il coniglio grigio, il peperone ed il porro lungo dolce di Carmagnola, la gallina bianca e la gallina bionda, la tripa 'd Muncalè, l'asparago santenese, il topinambur, il sedano rosso di Orbassano ed il cavolfiore di Moncalieri), si passa alle raffinatezze dolciarie dell'aulica tradizione torinese (gianduiotti, bicerin, panna cotta, cremini, cri cri, pastiglie di zucchero), per poi più ad est trovare i vini ed i frutti delle Colline del Po e del Monferrato (cari, malvasia, freisa, amarene di Trofarello, ciliege di Pecetto, fragole di San Mauro e di San Raffaele Cimena, pom matan, ramassin e pesche di Baldissero, ecc.), scendendo di nuovo in pianura più a nord, per trovare le peculiarità del Canavese (quaiette, fresse, salami di patata, tomini, canestrelli, torcetti, nocciolini di Chivasso, erbaluce, ecc.), giungendo fino alla storica coltura e cultura del riso nel Vercellese, con i risotti e la panissa, attorniati sulla tavola da salam d'la duja, fagioli di Saluggia, rane, gremole e bicciolani.

 

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