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Si chiama Grammospila Martae, il nuovo insetto scoperto nel Parco Alpi Marittime

Appartiene alla sottofamiglia delle Alysiinae, comune gruppo di vespe parassitoidi di piccole dimensioni ed è stato scoperto da Cornelius Van Acherberg, professore del dipartimento di zoologia terrestre e biodiversità di Leiden

  • Alessandra Corrà
  • Gennaio 2019
Lunedì, 28 Gennaio 2019
Nella foto: Cornelis Van Acherberg e la nuova specie di imenottero scoperta nel Parco Alpi Marittime (fonte Ente parco) Nella foto: Cornelis Van Acherberg e la nuova specie di imenottero scoperta nel Parco Alpi Marittime (fonte Ente parco)

"La diversità delle forme di vita, così numerose che dobbiamo ancora identificarne la maggior parte, è la più grande meraviglia di questo pianeta"
E.O. Wilson.

Il Parco delle Alpi Marittime, la più estesa area protetta del Piemonte in Provincia di Cuneo, e il confinante Parco nazionale del Mercantour, circondato da eleganti montagne massicce e rocciose, sono considerati un hotspot di biodiversità.
Per hotspot di biodiversità si intende una regione relativamente ristretta del mondo che contiene una svariata biodiversità rispetto ad altri territori. Questi luoghi, come si può immaginare, sono il focus principale delle azioni dei biologi che cercano di conoscere e classificare la diversità del mondo.
Al fine di studiare la complessità nell'area dei due parchi, dal 2007 al 2012, è stato ospitato un progetto europeo allo scopo di realizzare il primo Inventario Biologico Generalizzato - ATBI, in Europa.
Per l'attuazione del progetto furono coinvolti molti ricercatori e studiosi, provenienti da tutta Europa, tra cui il professore del dipartimento di zoologia terrestre e biodiversità di Leiden, Cornelius Van Acherberg.

Ed è stato proprio lui, Cornelius Van Acherberg a trovare, durante le sue ricerche lungo le rive di un torrente, a Entracque, un nuovo insetto.
Si tratta di un imenottero, classificato con il nome di Grammospila martae, dedicato a Marta De Biaggi, collaboratrice scientifica del dell'Ente parco Alpi Marittime di cui Entracque è Comune, e coordinatrice del progetto che l'ha vista lavorare insieme con il professore durante le ricerche.
Grammospila martae appartiene alla sottofamiglia delle Alysiinae, comune gruppo di vespe parassitoidi di piccole dimensioni.
Dalla relazione del professore si deduce che la biologia della nuova specie, ancora poco conosciuta, è in stretta relazione ad altre specie dello stesso genere che sono parassitoidi di larve di ditteri che parassitano foglie di piante.
I Grammospila martae non sono però pericolosi per l'uomo, in quanto gli sarebbe impossibile pungere la pelle umana, essendo privi di un ovopositore robusto. Per sopravvivere però hanno bisogno, come tutte le specie viventi, di nutrirsi. Pertanto, vista le loro peculiari caratteristiche, devono introdursi nella larva dell'insetto da parassitare con il loro ovopositore, attraverso le foglie della pianta.

I progetti dei due parchi

Le sfide dei due parchi, Marittime e Mercantour, però non finiscono qui. Nell'ambito della programmazione ALCOTRA 2014-2020 saranno infatti stanziati altri fondi per progetti tematici (come il PITEM Biodiversità), che permetteranno la ripresa degli studi iniziati con il progetto ATBI.
In epoca di emergenze ambientali continue, i progetti e i lavori che i due parchi stanno portano avanti da alcuni anni sono da considerarsi da esempio per altre realtà nazionali e mondiali, perché è fondamentale non dimenticare che la diversità contribuisce anche al benessere degli esseri umani.

Perchè è importante la biodiversità

La nostra Terra non finisce mai di stupirci per la straordinaria complessità dei suoi ecosistemi, in cui vivono molteplici forme di vita, tutte selezionate nel corso dei secoli, utili per la salute dell'ambiente, e la bellezza racchiusa in ogni suo elemento. La biodiversità, sinonimo di ricchezza e varietà, è la forza vitale che governa il nostro mondo dalle strutture più semplici, come germi e batteri, via via salendo alle specie animali e vegetali, fino ad arrivare agli ecosistemi, gli elementi più eterogenei.
La diversità è fondamentale sia per noi, sia per tutti gli altri esseri viventi. E' infatti grazie alla pluralità delle varie specie viventi che la vita può continuare a evolversi e adattarsi costantemente.
Dalle svariate forme di vita animali e vegetali, tutte diverse, ma interconnesse tra loro in un continuo dialogo, dipende la qualità dell'esistenza umana e la sopravvivenza del nostro Pianeta.
Quanto più la varietà della vita è ampia, tanto più ogni ecosistema reagirà meglio agli stimoli negativi, siano essi rappresentati dai cambiamenti climatici, dai dissesti idrogeologici che da altre problematiche ambientali.
I biologi hanno già identificato e descritto circa 1,9 milioni di specie, ma si ritiene che il conto complessivo dovrebbe essere di decine di milioni, infatti, nuove specie vengono rivelate e integrate continuamente al totale generale, come l'imenottero Grammospila martae scoperto nelle Alpi Marittime.

Per saperne di più

http://it.marittimemercantour.eu/natura-e-ricerca/atbi
http://it.marittimemercantour.eu/territorio/natura/19

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