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Il Monte Fenera svela i segreti dei suoi ambienti sotteranei

Continua il progetto didattico sperimentale e multidisciplinare sulla conoscenza del Monte Fenera, proposto dall'Ente di gestione delle Aree Protette della Valle Sesia, nella veste di sito del Sesia Valgrande Geopark.

  • Chiara Leonoris
  • Gennaio 2019
Venerdì, 25 Gennaio 2019
All'interno di una grotta  (Foto C. Leonoris) All'interno di una grotta (Foto C. Leonoris)

Con l'inizio del nuovo anno riprendono le attività didattiche condotte dall'Ente di gestione delle Aree Protette della Valle Sesia con le scuole della valle.
Tra le più significative, vogliamo menzionarne una in particolare: il progetto didattico sperimentale multidisciplinare sulla conoscenza del Monte Fenera, il primo a essere proposto dall'Ente parco, in qualità di Geoparco. Dal 2017, infatti, il nostro Ente è uno dei tre soggetti gestori del Sesia Valgrande Geopark riconosciuto dall'UNESCO, insieme al Parco nazionale della Valgrande e all'Associazione Geoturistica Sesia Valgrande Geopark.
Il progetto pilota è stato avviato durante lo scorso anno scolastico e ha coinvolto le classi prime dell'Istituto Tecnico Lirelli di Borgosesia. Quest'anno coinvolgerà le classi prime e le seconde che approfondiranno gli argomenti relativi alla chimica e biologia degli ambienti sotterranei.

Perchè l'Istituto Tecnico Lirelli di Borgosesia

La scelta della scuola è giustificata da due motivi: in primo luogo perché gli studenti del primo anno studiamo scienze della terra e chimica (gli argomenti principali trattati), in secondo luogo perché l'edificio scolastico ha una posizione strategica per l'osservazione del Monte Fenera, un elemento naturale di estrema importanza per il territorio della bassa Valsesia e dei suoi abitanti. Gli alunni, infatti, hanno sotto gli occhi questa splendida montagna ogni giorno, ma non se ne accorgono neanche, se non, all'inizio delle lezioni, quando il sole che sorge regala loro lo spettacolo di albe meravigliose, durante le quali il Monte Fenera, stagliato contro il cielo, si colora di tinte giallo arancioni. Di lui, però, i ragazzi conoscono poco e niente e, passato il momento magico dell'alba, immortalato dai più sensibili con un veloce scatto del cellulare, il monte torna a diventare un elemento pressoché insignificante, quasi invisibile ai loro occhi.

Dopo alcune riunioni preliminari e multidisciplinari con i docenti, l'attività vera e propria inizierà nel mese di marzo con gli incontri in classe, di cui siamo responsabili progettuali come ente parco.

Gli argomenti degli incontri con le classi

Geografia e storia

a) I Geoparchi Mondiali Unesco: scopi e finalità
Il Sesia Valgrande Geopark: la geologia da proteggere e valorizzare.
Geologia-uomo-territorio.
b) Le aree protette della Valsesia
c) Il Monte Fenera: geografia e morfologia
d) I ritrovamenti archeologici e paleontologici: la stazione più importante del Piemonte

Scienze della terra

a) la scala del tempo geologico
b) la storia geologica del monte Fenera: formazione delle rocce carbonatiche, tettonica, orogenesi e carsismo
c) classificazione delle rocce: magmatiche (intrusive ed effusive), sedimentarie (clastiche, organogene e chimiche) e metamorfiche; riconoscimento di alcuni campioni
d) litotipi del Monte Fenera: rocce sedimentarie clastiche (arenarie), organogene e chimiche (calcari e dolomie), magmatiche effusive (lave e tufi riolitici del Supervulcano della Valsesia)
e) carte tematiche: la carta geologica del Monte Fenera

Al termine di ciascuna lezione, un piccolo esperimento aiuterà a coinvolgere maggiormente i ragazzi in questa prima parte del progetto, senz'altro più teorica: il riconoscimento di alcuni campioni di rocce e la collocazione degli stessi sulla carta geologica del Monte Fenera.

Le escursioni sul Monte Fenera

La seconda fase del progetto si svolge sul territorio, con le escursioni sul Monte Fenera e relativa visita alle grotte del versante occidentale. Nel 2018 questa fase ha visto la partecipazione del parco, di alcuni membri di vari gruppi speleologici piemontesi che, con le loro competenze, conoscenze e passione per la speleologia, hanno fornito un grosso contributo alle realizzazione di questa esperienza didattica, anche sotto il profilo della sicurezza, fornendo ai ragazzi e ai professori caschi e pile frontali.
Durante le escursioni sono state utilizzate carte, bussole e altimetri per l'orientamento sul territorio, e sono state effettuate alcune osservazioni inerenti la morfologia e la rappresentazione in carta con curve di livello.
Con l'ausilio di lenti di ingrandimento e acido cloridrico sono state riconosciute alcune rocce del Fenera, ragionando sugli antichi ambienti di formazione di oltre 200 milioni di anni fa.

All'interno delle grotte, grazie all'osservazione diretta di concrezioni e di forme di dissoluzione, si è parlato della chimica del carsismo: processi di solubilizzazione del calcare, ruolo della CO2, equilibrio CO2 – H2O, equilibrio CO2 – H2O – CaCO3, influenza della temperatura, pH e aggressività dell'acqua. Sono stati inoltre trattati argomenti di paleontologia, archeologia e biologia. Interessante e affascinante l'osservazione, sulla volta dell'ultima grotta visitata, di microscopiche gocce d'acqua dai riflessi d'oro, verdi e argento, trasudate da un fungo che vive in ambiente ipogeo.
Per concludere, è stata fatta una dimostrazione pratica relativa alle tecniche speleologiche di avanzamento in grotta, cercando di avvicinare i ragazzi a una disciplina particolare, la speleologia appunto, che è insieme sport, avventura e ricerca scientifica.

L'entusiasmo, la partecipazione e la soddisfazione degli studenti, e non solo, sono stati la dimostrazione della buona riuscita del progetto: il nostro scopo è stato raggiunto e, al di là dell'esperienza istruttiva e alla stesso tempo divertente, speriamo che i ragazzi che hanno preso parte all'iniziativa lo scorso anno e che parteciperanno quest'anno, possano guardare il Monte Fenera con un pizzico in più di curiosità e di conoscenza.

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