Stampa questa pagina

Da Staffarda a Staffarda

Un anello sulle strade poderali della storica tenuta agricola, nell'area turistica del Parco del Po cuneese.
Tra prati e lembi di bosco, a piedi o in bicicletta. Poca fatica, molti spunti, e il Monviso a occidente.

  • Toni Farina
  • Maggio 2014
Mercoledì, 7 Maggio 2014
Abbazia di Staffarda e Monviso Foto Renzo Ribetto Abbazia di Staffarda e Monviso Foto Renzo Ribetto

Il Re di Pietra è la compagnia fissa nel breve percorso che parte e arriva nel cortile dell'abbazia. Con meteo favorevole (e la luce del mattino) la sua piramidale presenza monopolizza gli sguardi, cattura l'attenzione. Ed è un peccato, perché rischiano di passare in secondo piano i prati, le rogge, i lembi di bosco nostrano.
Nella pianura degli intensi coltivi e dell'intensa urbanizzazione la presenza di una quercia e di una bealera non cementificata qualificano l'ambiente, ricordano quel che era. E quel ancora dovrebbe essere per rendere più leggera e gradevole la quotidianità.
Ma tant'è, il Sovrano delle Cozie è lì, svettante, e solo il Monte Bracco, con i suoi boschi e suoi misteri, osa sfidarne l'autorità.

Storia e ambiente
Sono queste le principali ragioni di interesse della pedalata-camminata da Staffarda a Staffarda. Un'occasione per visitare  il complesso dell'abbazia e il suo circondario. Il territorio della tenuta, che nel raggio di pochi chilometri ospita nuclei abitativi rurali "secondari" di notevole importanza e estensione. Fra tutti le Cascinasse, verso Cardè, sulla destra del Po, raggiungibile tramite guado, e Saccabonello, non lontano dal percorso ciclo pedonale, dotata di una piccola chiesetta.
Info su Staffarda

Poco lontano da Staffarda, sulla riva del Po, si trova la Riserva naturale Paracollo – Ponte Pesci Vivi.

Presso il ponte sul fiume si trova l'Ostello del Po con l'attigua area attrezzata.

È purtroppo ancora mancante un collega,mento ciclabile fra l'abbazia e la riserva.

Come arrivare

Staffarda si trova sulla Strada regionale 589, tra Saluzzo e Cavour, breve distanza dal Po.

Il percorso

Da Staffarda a Staffarda. Cinque chilometri da camminare o pedalare con studiata lentezza.
Partenza: dalla centrale Piazza Roma. Lasciato il complesso si seguono i segnavia in direzione sud. Il Monviso si palesa subito a occidente, ma dopo poche pedalate il bosco o nasconde e così si può rivolgere l'attenzione alla Bealera del Molino che accompagnerà la prima parte del tragitto.
Sulla destra, nel bosco, si nota una vecchia cascinotta che faceva parte del complesso di strutture adibite all'attività agricola nella tenuta. Si giunge così al primo attraversamento della Strada provinciale 222 che unisce Staffarda a Revello. Prestando attenzione al traffico si guadagna il lato opposto per proseguire sempre in compagnia della bealera, fiancheggiando un bel lembo di bosco planiziale. Al temine del bosco si cambia direzione, uno sguardo alla collina di Saluzzo che si profila di fronte e si svolta a destra, a occidente, proseguendo tra bosco e ampie distese di prato.
In breve si giunge al secondo attraversamento della provinciale. Poche pedalate e si cambia ancora direzione, svoltando a destra (a nord), all'ombra di un viale di strobi (frutto delle passate concezioni silvo colturali che vedevano nel pino strobo una "pianta ecologica" in quanto sempre verde e di supposta alta resa in legname).
La svolta è evidenziata da un ex casotto di caccia, testimonianza del tempo in cui la tenuta era riserva (un capanno di sorveglianza a per evitare intrusioni e danni sulle terre della tenuta). I boschi a lato del viale ospitano una interessante e cospicua stazione di mughetto, inconsueta nell'area a quote così basse, al punto da giustificare un tempo una Festa del Mughetto.
Usciti dal viale si scorge di fronte il complesso dell'abbazia. Con l'ultimo cambio di direzione si svolta a oriente e si va a chiudere l'anello.

In sintesi

Lunghezza: 5 km. Senso orario. Segnavia 1 "Ciclopedonale".
Percorso "in sicurezza" sulle strade sterrate poderali della tenuta, prive di traffico motorizzato (esclusi i mezzi agricoli). Fanno eccezione i due attraversamenti (segnalati) della Strada provinciale "Staffarda – Revello", a media intensità di traffico.

Nel parco informati

Ente di Gestione delle Aree protette del Po cuneese.
Via Griselda 8, Saluzzo. Tel. 0175 46505

www.parcodelpocn.it; www.monviso.eu

Potrebbe interessarti anche...

In questa primavera dal caldo anomalo, si va alla ricerca di luoghi in cui trovare un po' di ombr ...
Come ogni anno, nel mese di gennaio, nelle Aree protette del Po piemontese si è svolto il censim ...
Il paesaggio è dominato dalla presenza del complesso monumentale della Basilica di Superga, capo ...
E' possibile contemperare la tutela della fauna selvatica con la fruizione turistica all'interno ...