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A scuola nelle Aree protette dell'Appennino piemontese

 Formare cittadini consapevoli, amanti della storia, della cultura e della natura. Questi gli obiettivi dei programmi didattici delle Aree protette dell'Appennino piemontese realizzati in collaborazione con gli Istituti comprensivi e le scuole locali

  • Lorenzo Vay
Mercoledì, 7 Novembre 2018
A scuola nelle Aree protette dell'Appennino piemontese

Le Aree protette dell'Appennino Piemontese collaborano ormai da diversi anni con gli Istituti comprensivi e le scuole locali proponendo percorsi formativi sul territorio del Parco naturale delle Capanne di Marcarolo, della Riserva del Torrente Neirone e, dal 2016, delle Aree Natura 2000 della Val Borbera.
I progetti proposti sono illustrati sul sito dell'Ente parco con schede informative in cui sono specificati i destinatari, le finalità, gli obiettivi, le metodologie e i programmi.

Negli ultimi anni vi è stato un riconoscimento dell'importanza della didattica per competenze, ispirata non solo agli aspetti didattici ma anche e soprattutto alla costruzione dei saperi e al "saper fare". In questo processo le Aree protette dell'Appennino Piemontese si sono proposte come laboratori di competenze territoriali elaborando percorsi esperienziali multidisciplinari in classe e sul territorio.
In particolare l'Ecomuseo di Cascina Moglioni, gestito dallo stesso Ente, fin dal 2004, ha effettuato attività di ricerca sulla storia, paesaggio e patrimonio culturale materiale e immateriale di quest'angolo di Appennino.
Un approccio quindi di "apertura" del proprio territorio per la sperimentazione di modelli didattici, al servizio degli istituti di istruzione per attività curriculari e integrative, finalizzato alla formazione di cittadini consapevoli, amanti della storia, della cultura e della natura.
Oggi è noto a tutti quanto sia urgente educare le nuove generazioni ad una diversa sensibilità nei confronti del nostro Pianeta e di tutti i suoi abitanti attraverso uno studio approfondito del mondo naturale e una nuova visione nel rapporto Uomo-Terra, contrastando quello che il filosofo Zygmund Bauman ha definito il periodo dell'omologazione e della perdita di identità nel quale i giovani, senza distinzioni di ceto, cultura, origini, hanno un rapporto di mera fruizione con i luoghi in cui vivono.

Ecco alcuni dei progetti proposti dalle Aree Protette dell'Appennino Piemontese, per l'anno scolastico 2018-2019. 

DALLA PECORA AL CALZINO

La filatura, presente dall'inizio del neolitico in numerose parti del mondo, era un'attività praticata dalle donne della zona, fino alla metà del '900. Essa rappresentava non solo un lavoro manuale ma nascondeva un mondo ormai lontano, fatto di lunghi inverni, di veglie, e di un antico sapere che consisteva nell'utilizzare le risorse con grande consapevolezza.
Destinatari
Scuola primaria
Finalità
Attraverso la visita dell'Ecomuseo di Cascina Moglioni, punto di partenza per la riscoperta della civiltà contadina di Capanne, si illustreranno alcune attività legate a questa piccola comunità fondata su antichi valori e modi di vivere altrove dimenticati.
Obiettivi
-Rapporto uomo-natura nel corso della storia.
-Attività tradizionali della zona di Marcarolo – LA FILATURA
-Attività e finalità dell'Ecomuseo di Cascina Moglioni
Metodologia
Proporre degli interventi e delle attività finalizzate a motivare e a coinvolgere i partecipanti in modo attivo, responsabile e personale (attraverso lezioni partecipate e attività di laboratorio)
Programma
Illustrazione delle principali caratteristiche degli ambienti naturali e antropici del Parco
Presentazione e visita dell'Ecomuseo di Cascina Moglioni
Lettura ad alta voce di alcune favole di Capanne e dei paesi del parco
Attività di laboratorio LA FILATURA
I) Ai partecipanti verranno mostrate le diverse fasi di filatura della lana
II) I partecipanti proveranno a cardare e filare la lana
III) realizzazione di un semplice manufatto

LA CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITA'

Natura 2000 è il principale strumento della politica dell'Unione Europea per la Conservazione della Biodiversità. Si tratta di una rete di Siti di Interesse Comunitario creata per la protezione a lungo termine di habitat e specie identificati come "prioritari" dagli stati membri.
Si è oggi infatti compreso che l'approccio conservazionistico tipico degli ultimi decenni del secolo scorso, legato alle singole specie minacciate, si è rivelato insufficiente, e che vada necessariamente affiancato da azioni volte alla tutela, e a lungo termine, di tutta la diversità biologica (di ecosistemi, genetica e di specie) di un'area, in un'ottica di sostenibilità delle attività umane.
Destinatari
Scuola secondaria di primo e di secondo grado
Finalità
Un ecosistema è un sistema straordinariamente complesso, e questa è la sua forza, la garanzia della sua elevata funzionalità. Ma questa complessità determina anche la sua fragilità, poiché in un sistema altamente strutturato, in cui tutti gli elementi sono interconnessi tra loro, un'alterazione (antropica) anche minima può scatenare devastanti effetti a catena compromettendone appunto la funzionalità (cioè i servizi, indispensabili per la nostra vita, di depurazione delle acque e dell'aria, rigenerazione del suolo, filtraggio degli inquinanti, risorse alimentari etc.......)
Obiettivi
Sensibilizzare circa la vitale importanza e la fragilità della Biosfera
Individuare i principali motivi di crisi della Biodiversità a livello globale
Analizzare la peculiarità e la ricchezza della biodiversità del nostro territorio
Esaminare le criticità della biodiversità del nostro territorio, evidenziando le complesse relazioni che intercorrono tra mondo biologico e comunità umana.
Analizzare le diverse strategie di Conservazione della Biodiversità e la Pianificazione del territorio, a livello generale e nel Parco delle Capanne di Marcarolo.
Metodologia
Nostro intendimento è quello di proporre lezioni coinvolgenti, atte a stimolare la partecipazione attiva e l'emotività degli studenti. Si cercherà di fornire, per quanto riguarda il metodo didattico e i contenuti degli incontri, un contributo decisamente originale, frutto dell'esperienza diretta maturata in anni di osservazioni naturalistiche e di attività in campo ambientale, nonché di approfondimenti specifici teorici e pratici delle guide.
Programma
Intervento in classe : La Biosfera, utilità e funzioni ; Le cause della crisi a livello globale e locale: dai cambiamenti climatici all'agricoltura intensiva. La Rete Natura 2000 e la Conservazione della Biodiversità.
Uscita sul territorio : Affiancamento esperti nello svolgimento del lavoro sul campo nei diversi ambiti prescelti. Applicazione pratica dei concetti sviluppati in classe.
Sono possibili soggiorni con pernottamento in strutture gestite dall'Ente

LINGUAMADRE

In questi ultimi anni, alla scuola italiana è richiesta, con insistenza sempre maggiore da parte dell'UE e del MIUR, l'attuazione di una didattica per competenze, che deve realizzarsi attraverso la predisposizione di situazioni concrete, sul campo, al fine di fornire agli studenti, anche della scuola secondaria, la possibilità di mettere in pratica tutto ciò che essi hanno studiato a lezione. Solo attraverso esperienze dirette, confrontando il generale, appreso in classe, con il particolare della realtà in cui vivono, i nostri giovani infatti impareranno a interpretare il mondo circostante e diventeranno veri cittadini attivi e consapevoli.

Il seguente progetto propone un percorso finalizzato a consolidare i rapporti tra scuola e Ecomuseo, sottolineare l'importanza degli Ecomusei nella didattica per competenze, cancellare il 'pregiudizio' secondo cui le tematiche culturali locali siano cosa altra rispetto ai programmi scolastici ministeriali e dimostrare che le proposte ecomuseali possono inserirsi in modo efficace nella programmazione della scuola secondaria, momento in cui i saperi si fanno sempre più astratti e lontani da una didattica del fare.
Destinatari
Docenti e studenti della scuola secondaria
Finalità
Nello specifico, questo percorso, muovendo da una precedente esperienza didattica intitolata TUTTE LE LINGUE DEL MONDO-IL DIALETTO DI MARCAROLO vuole coniugare, attraverso lo studio delle diverse realtà linguistiche del pianeta, alcuni argomenti studiati nelle ore di lezione di geo-storia con la conoscenza dell'italiano e dei dialetti. La finalità del progetto consiste nel riflettere sull'importanza di tutte le lingue del mondo, in particolare quelle minoritarie, scoprire i legami che intercorrono tra biodiversità naturale e diversità culturale.
Obiettivi
-Mettere in relazione temi mondiali e temi locali
-Promuovere una didattica per competenze
-Riscoprire l'antico rapporto uomo natura
-Rivalutare il valore di tutte le lingue e di tutte le culture del mondo
-Indagare sullo stretto rapporto uomo-natura
Metodologia
Gli interventi e le attività saranno finalizzate a motivare e a coinvolgere i partecipanti in modo attivo, responsabile e personale, attraverso l'uso di presentazioni digitali, attività di lavoro sul campo e momenti di rielaborazione dei dati e esposizione dei risultati da parte dei partecipanti.
Programma
Il percorso LINGUAMADRE si svilupperà in tre momenti
1° MOMENTO
INCONTRO propedeutico CON I DOCENTI
Le lezioni per gli insegnanti saranno organizzate nel periodo autunno-inverno 2017 / inizio primavera 2018, il sabato, presso l'Ecomuseo di Cascina Moglioni, altre sedi dell'Ente APAP o direttamente presso Istituti scolastici che segnaleranno la loro disponibilità, a seconda delle necessità.
Durante questo incontro si affronteranno i seguenti temi: confronto tra biodiversità naturale e diversità culturale (in particolare linguistica) - evoluzione delle lingue - situazione linguistica della penisola italiana - lingue a rischio di estinzione: i dialetti locali. Verranno per l'occasione illustrati i materiali pubblicati dall'UNESCO su queste tematiche e date indicazioni circa le modalità di realizzazione del progetto in classe e dell'elaborato finale, che consisterà nella stesura di uno studio circa la vitalità dei dialetti parlati nelle zone di provenienza degli studenti
2° MOMENTO
Gli insegnanti elaboreranno in modo autonomo il percorso da proporre ai loro studenti, illustreranno il materiale per la ricerca sul campo (schede sulla vitalità del dialetto).
3° MOMENTO
Gli insegnanti e gli studenti di tutte le classe che avranno aderito al progetto saranno invitati all'Ecomuseo di Cascina Moglioni per una giornata di condivisione delle esperienze e dei risultati ottenuti dalle ricerche. In questa occasione, i partecipanti avranno la possibilità di visitare l'Ecomuseo, le sue pertinenze e di conoscere la zona di Capanne di Marcarolo.

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

Con riferimento alle indicazioni ministeriali (legge 107/2015), l'Ente di Gestione delle Aree Protette dell'Appennino Piemontese e l'Ecomuseo di Cascina Moglioni hanno predisposto, nell'ambito dell'alternanza scuola - lavoro, alcune attività con l'obiettivo di proporre agli studenti della scuola secondaria di secondo grado un'esperienza lavorativa autentica, incentrata sulla ricerca, sul turismo sostenibile e sull'attività di educazione ambientale, valorizzando le competenze scientifiche, linguistiche e informatiche dei giovani collaboratori. Pur essendo ancora in una prima fase di sperimentazione, con un numero contenuto di partecipanti, la proposta ha registrato, nel complesso, risultati incoraggianti, premessa positiva per un'attività successiva più intensa.

Obiettivi
-Mettere in campo le conoscenze scientifiche, informatiche, linguistiche acquisite in classe;
-Fare un'autentica esperienza lavorativa anche presso una struttura museale;
-Acquisire consapevolezza del nostro patrimonio materiale e immateriale.
Lavoro sul campo: contribuire alle varie attività dell'Ente Aree Protette Appennino Piemontese e dell'Ecomuseo di Cascina Moglioni; seguire i diversi progetti in corso; fare attività di traduzione dall'italiano ad altre lingue straniere per la divulgazione e la promozione.

 

 

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