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Cammini letterari, un nuovo modo per conoscere i parchi piemontesi

Scoprire un paesaggio attraverso i suoi scrittori può essere un'esperienza affascinante e un'occasione irripetibile per leggere e comprendere meglio l'ambiente che ci circonda. Lo sta sperimentando il Parco nazionale Val Grande e i ci prova il Parco natutale del Ticino

  • Alessandra Corrà
  • Aprile 2017
Venerdì, 7 Aprile 2017
 Pixabay Pixabay

E poi, ho la natura e l'arte e la poesia, e se questo non è sufficiente, che cosa posso volere di più?
(Vincent van Gogh)

L'uomo, forse percependosi come parte di un tutto, ha sviluppato da sempre un sentimento di appartenenza con il territorio in cui è stato collocato.
Il paesaggio naturale, nel corso dei secoli, è diventato così fonte di ispirazione per molti artisti e scrittori, che spesso l'hanno descritto nelle loro opere, cantandone il senso di meraviglia, bellezza e identità.
Non è mai esistita un'unica modalità per raccontare i luoghi vissuti, ma ogni autore, grazie alla sua sensibilità, ha raccontato con una voce unica i propri territori esaltandone le peculiarità, i miti e le leggende.

Proprio per questo, scoprire un paesaggio anche attraverso i suoi scrittori, potrebbe essere per ognuno di noi non solo un'esperienza affascinante, ma anche un'occasione irripetibile per leggere e comprendere meglio l'ambiente che ci circonda, connettendolo a identità locali più autentiche e profonde.

In Italia vi sono 15 parchi letterari, riconosciuti dall'associazione Dante Alighieri, nati proprio con lo scopo di salvaguardare i luoghi anche attraverso la letteratura.
In Piemonte, non vi è ancora un parco letterario riconosciuto dall'associazione. Eppure, alcune realtà locali da anni si sono avvicinate a questo modo di ri-pensare i luoghi promuovendo progetti analoghi interessanti.
Basta andare nelle nostre colline per trovare il Parco paesaggistico e letterario "Langhe, Monferrato e Roero".
Attraverso vari itinerari, tra i luoghi natii di alcuni autori classici (tra cui, Cesare Pavese, Beppe Fenoglio, Giovanni Arpino e tanti altri), il parco, cerca di offrire ai visitatori vari percorsi letterari che, snodandosi attraversi bellissimi sentieri, possano ripercorrere la vita e le opere degli scrittori legati a questi territori.

Anche nella Val Grande, Parco nazionale dal 1992, zona dagli spazi sconfinati e selvaggi, esiste da un decennio, un progetto denominato: Libri in cammino.
Ogni anno vengono promosse e organizzate dal parco, soprattutto tra la primavera e l'autunno, una serie di camminate letterarie dove alcuni scrittori locali accompagnano i partecipanti lungo percorsi ameni e selvaggi, leggendo estratti dei loro libri in cui sono descritti e narrati i paesaggi, la storia e le leggende di questa meravigliosa terra ai confini con Verbania.

Sulle orme del Parco della Val Grande, si sta muovendo proprio in questi giorni anche il Parco naturale della Valle del Ticino.
Il paesaggio del Parco del Ticino è un luogo di straordinaria bellezza, caratterizzato dal fiume e dalla sua valle, che costituiscono un patrimonio naturale di grande importanza paesaggistica.
Nei giorni scorsi, il presidente del parco, Adriano Fontanetto, ha presentato alla Regione Piemonte una proposta affine.
L'idea consisterebbe nel desiderio di creare uno spazio, dentro il parco già esistente, attrezzando un'area dove poter organizzare percorsi di cammino in mezzo ai boschi affiancandoli con letture di fiabe classiche o moderne firmate da autori locali. Il progetto non avrebbe lo scopo di avvicinare soltanto i ragazzi, ma dovrebbe anche coinvolgere le persone adulte.
Il connubio tra fiabe e natura potrebbe attirare la sensibilità di tanti autori e potrebbe indurre i turisti a leggere il paesaggio naturale anche come un componimento poetico.

Attualmente, i punti individuati, dai responsabili del progetto, sarebbero due: Villa Picchetta, sede dell'ente a Cameri (Novara), e la Riserva naturale del parco della Burcina a Pollone (Biella).
"L'Unione Europea – ha fatto notare il presidente del Parco del Ticino e del Lago Maggiore Adriano Fontanetto – ha riconosciuto la letteratura come fonte di sviluppo economico, sociale e culturale attivando programmi di tutela dei parchi letterari. La Regione ha dimostrato interesse per il nostro programma. Adesso dobbiamo coinvolgere associazioni, fondazioni affinché il nostro sogno possa diventare realtà".
"Per ora – ha continuato ancora il presidente – l'obiettivo è quello di fissare un primo appuntamento a giugno. Questa giornata dovrà rappresentare l'inizio del progetto e potrebbe servire anche per comprendere le risposte del pubblico e capire così come definire meglio un calendario di iniziative future".

Che dire, le premesse sono davvero buone, speriamo di vederle presto realizzate.

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