Stampa questa pagina

Alpi Cozie, la gestione pastorale per migliorare l'ambiente

Dalle mandrature ai punti acqua e sale, ecco le attività dei parchi nell'ambito del PSR 2007-2013

  • Nadia Faure
  • febbraio 2017
Martedì, 21 Febbraio 2017

 

Gli interventi realizzati hanno coinvolto più territori protetti, ricompresi nel Parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand, nel Parco naturale Val Troncea e nel SIC delle Oasi xerotermiche della Valle di Susa – Orrido di Chianocco

L'obiettivo principale degli interventi pastorali realizzati (tramite mandrature, punti sale faunistici e punti acqua) è stato il mantenimento e l'incremento di aree aperte nel piano montano e subalpino. In assenza di forme gestionali mirate, infatti, le radure vanno incontro a una inesorabile riduzione con conseguente impoverimento floristico, banalizzazione della vegetazione e contrazione di ambienti favorevoli alla fauna alpina con perdita di biodiversità. Le conseguenze più evidenti sono la perdita di complessità paesaggistica con la scomparsa della fioritura delle specie costituenti la tipica prateria naturale e la diminuzione del patrimonio entomologico, ornitologico e faunistico.

Con la mandratura faunistica – che consiste nell'individuare aree di limitata superficie per la sosta di animali al pascolo, per un periodo breve (2-3 notti) e predeterminato, utilizzando apposite recinzioni temporanee - è stato possibile, su formazioni a dominanza di specie arbustive legnose, ridurre la copertura arbustiva per calpestamento meccanico e migliorare le caratteristiche fisiche del suolo per apporto di deiezioni.

La collocazione di punti sale faunistici ha portato alla creazione di più punti di richiamo (mediante l'impiego di rulli di sale zootecnico) e il loro periodico spostamento. L'effetto del punto sale faunistico ha consentito di correggere dinamiche vegetazionali negative (formazioni arbustive eccessivamente chiuse), esercitando un controllo 'guidato' sulla distribuzione degli animali al pascolo e delle deiezioni.

La realizzazione di punti acqua ha permesso la corretta localizzazione territoriale degli animali al pascolo, al fine di ottimizzare le mandrature stesse.

In particolare, nel Parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand, gli interventi si sono sviluppati in due sottoprogetti, uno dei quali dava continuità a una precedenti esperienze di tutela:

- Gestione pastorale e galliformi alpini per il miglioramento ambientale della presenza dei galliformi alpini, in particolare del fagiano di monte. In questo caso sono stati individuati 3 comprensori di pascolo dei Comuni di Salbertrand, Chiomonte ed Exilles gestiti da tre allevatori su cui si è intervenuti con 8 aree di mandratura e 15 punti sale attivati per tutta la durata del programma di lavoro in una superficie complessiva di 300 ha.

- Gestione pastorale e torbiera del Blegier: intervento a tutela della Torbiera del Blegier - area montana a 2.340 m slm sui Comuni di Salbertrand ed Oulx – già oggetto di studio nell'ambito del progetto d'iniziativa comunitaria Interreg IIIA "AQUA". Grazie al nuovo finanziamento è stato possibile effettuare un nuovo monitoraggio floristico-vegetazionale nella torbiera. Si sono inoltre realizzati interventi strutturali finalizzati alla dissuasione del pascolo e al passaggio dei bovini e altri animali domestici in torbiera, con sistemazione sul sito di pali di larice per la periodica predisposizione della recinzione elettrificata per il contenimento degli animali domestici, all'incremento e alla sistemazione di abbeveratoi del punto acqua, già presente, e al miglioramento del punto di prelievo dell'acqua a valle della torbiera.

Nel Parco naturale della Val Troncea sono stati condotti interventi di gestione pastorale per miglioramento ambientale della presenza dei galliformi alpini procedendo con mandrature e punti sale mentre nelle Oasi xerotermiche della Valle di Susa i lavori realizzati sono stati propedeutici alla candidatura del progetto "LIFE12 NAT/IT/000818 XERO-GRAZING: Conservazione e recupero delle praterie xero-termiche della Valle di Susa mediante la gestione pastorale". Hanno riguardato attività di monitoraggio, sfalcio e decespugliamento per successivo pascolamento. Grazie a questi primi interventi si è avviato il processo, tuttora in corso, di recupero di antichi terrazzamenti invasi da arbusti che grazie al pascolamento di ovini possono mantenere cenosi erbacee di elevato interesse naturalistico (xerogramineti) conservando un'elevata biodiversità.

Tutti gli interventi sono stati realizzati nel 2013 e nel 2014 e hanno coinvolto il Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali dell'Università di Torino (per i monitoraggi, il coordinamento delle mandrature e il supporto scientifico), sei Aziende agricole (per mandrature e punti sale), quattro Ditte per forniture specifiche (recinti elettrificati, sale e bacheche in legno), un naturalista per monitoraggio Torbiera, il Consorzio Forestale Alta Valle Susa (lavori strutturali al Blegier) e la Società di servizio dell'Ente 3ValliAmbiente&Sviluppo per interventi nelle Oasi (sfalcio, decespugliamento, installazione bacheche).

L'investimento complessivo è stato di € 107.993,85 oltre IVA a cui si aggiunge la quantificazione della collaborazione del personale dell'Ente che ha garantito il coordinamento e la realizzazione del progetto.

Potrebbe interessarti anche...

Come ogni anno, nel mese di gennaio, nelle Aree protette del Po piemontese si è svolto il censim ...
Il paesaggio è dominato dalla presenza del complesso monumentale della Basilica di Superga, capo ...
E' possibile contemperare la tutela della fauna selvatica con la fruizione turistica all'interno ...
Un progetto finanziato con fondi europei prevede la raccolta dei semi di piante erbacee e la ...