Tra Durance e Drac, a sud della Romanche e della Guisane, il massiccio dell'Oisans, costituisce il più importante gruppo montuoso situato interamente in territorio francese: decine di cime che superano i 3.000 metri, punte aguzze, pareti impressionanti creste affilate e ghiacciai che benché siano in regresso come dappertutto, sono ancora considerevoli ed imponenti. Accerchiato dalle stazioni turistiche e dagli impianti di risalita (Serre-Chevalier, les Deux Alpes, Orcieres Merlette solo per citarne qualcheduna) il suo nucleo centrale è però tutelato dal 1975 nel più esteso parco nazionale della Francia.
Più che la natura esuberante o l'ambiente selvaggio è la severità delle rocce e dei ghiacci a impressionare il visitatore.
Benché molte vette del gruppo si avvicinino alla quota magica dei 4.000 (Ailefroide, Pelvoux, Meije) solamente la Barre si inalza a toccare il cielo a 4102 metri di quota, il più occidentale e il più meridionale di tutti i 4.000 delle Alpi.
A differenza però di altre cime come l'ingombrante Monte Bianco o l'ardito Cervino, la Barre è piuttosto restia a mostrarsi al grande pubblico e preferisce mandare avanti dei comprimari di tutto rispetto ma pur sempre comprimari. La Meije inconcombe quasi minacciosa sul villaggio de la Grave e dalla trafficata strada che da Briancon scende verso Sisteron, un magnifico belvedere permette di ammirare la sommità del Pelvoux, ma per vedere il punto culminante degli Ecrins senza una lunga e impegnativa scarpinata, bisogna salire sino al Colle del Granon seguendo la tortuosa demaniale da Chante-Merle.
Per molto tempo il Pelvoux, 3946 m, fu così creduto la cima più elevata della regione a cui ha dato il nome e solamente dopo la sua ascensione , con grande delusione ci si rese conto che la Barre era più alta.
La spedizione inglese di Moore, Walker e Wymper che l'anno successivo scalerà il Cervino con le guide Almer e Croz che sempre sul Cervino perderà la vita, raggiungerà la cima della Barre des Ecrins il 25 giugno del 1864 . Da La Grave il gruppo parti il giorno 23 scavalcando la Breche de la Meije per ridiscendere a La Bèrarde nella valle del Veneon. Il 24 gli alpinisti raggiunsero il ghiacchiaio de Bonne-Pierre dove bivaccarono sulla morena nei pressi del colle degli Ecrins. Superatolo per il versante nord (oggi coulour Wymper) e la cresta nord-est della Barre infine guadagnarono la cima. Il ritorno avvenne traversando a ovest e discendendo il Glacier Blanc poi giù lungo la valle del torrente Saint Pierre del sino a Valloise. Wymper nel suo classico libro "Escalades dans les Alpes" ci ha lasciato un colorito resoconto dell'impresa corredata dalle incisioni originali dello stesso Wymper.
IL PARCO
Istituito nel 1973 il Parco nazionale degli Ecrins è uno dei dieci parchi francesi ed è anche il più vasto. Il cuore del parco ha una superficie di 91.800 ha mentre l'area di adesione riguarda complessivamente 61 comuni per un totale di 180.000 ha. I ghiacciai ancora numerosi, si estendono per 11.300 ha. Visitando la Casa del parco posta di fronte al Rifugio Cezanne si può avere un idea impressionante degli effetti del riscaldamento globale confrontando le diverse immagini relative al Glacier Blanc e alla sua evoluzione. Nel 1820 ghiacciaio Bianco e Nero si riunivano ancora nei pressi della piana, nel 2020, se proseguirà questa tendenza, del ghiacciaio Bianco non resterà che un grande lago!
Le specie vegetali censite sono 1.800 di cui 168 endemiche.
75 specie di mammiferi, 235 di uccelli sono stati sinora rilevati, alcuni come lo stambecco o il gipeto oggi sono presenti grazie a progetti di reintroduzione.
Parco nel parco è la riserva integrale del Lauvitel istituita nel 1955 e di proprietà dello Stato: attualmente l'unica del genere compresa all'interno delle aree protette. E' situata nella parte a sud dell'omonimo lago (il più vasto dell'Oisans) non lontano da Venosc. L'accesso è consentito solo per motivi di studio, ma ogni intervento umano vi è interdetto.
LA FRUIZIONE
Parco di alta montagna, sa offrire sensazioni davvero uniche e ambienti molto diversificati.
Valli strette e sinuose risalgono sino al cuore del massiccio ciascuna con le sue particolarità e le sue originalità: alcune solitarie e quasi dimenticate come la Valgaudemar, altre d'estate come Ailefroide, super frequentate. A Venosc si possono toccare con mano le contraddizioni dello sviluppo: da un lato la telecabina ipertecnologica che porta ai 15.000 posti letto di les Deux Alpes, megastazione dove è possibile anche lo sci estivo, di fronte il sentiero che sale alla cascata della "Pisse" e raggiunge il rifugio ed il Colle della Muzelle uno degli angoli naturalisticamente più interessanti e solitari degli Ecrins.
La rete escursionistica conta complessivamente circa 700 km di sentieri segnalati ed è supportata da innumerevoli centri di informazione stagionali e da diverse Case del Parco.
E per vedere da vicino la Barre des Ecrins e il suo versante nord, da Argentiere la Bessée non resta che proseguire verso Valloise e Pelvoux e su una stretta rotabile sino al Prè de Madame Carle (1870 m, parcheggio a pagamento) e di qui seguire l'affollato sentiero che conduce in due ore e mezza al Rifugio del Glacier Blanc. Più in su è cosa per alpinisti.
Sito internet:www.ecrins-parcnational.fr
e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.