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Le romantiche cascate del Clyde

Nella vallata del Clyde, in Scozia, il fiume omonimo affronta un dislivello considerevole così che sono presenti varie cascate che caratterizzano un'area designata da tempo come un sito di speciale interesse scientifico, nonchè tutelata da una riserva naturale chiamata "Falls of Clyde Wildlife Reserve".

  • Filippo Ceragioli
  • Maggio 2019
Venerdì, 10 Maggio 2019
Corra Linn in inverno (foto F. Ceragioli) Corra Linn in inverno (foto F. Ceragioli)

"Yes! I have seen the falls of Clyde. And never can forget them ..."
("Si! Ho visto le cascate del Clyde. E mai potrò dimenticarle ...")

da "Lines on the Falls of the Clyde", Sir John Bowring

Il villaggio operaio di New Lanark, fondato a fine Settecento in riva al Fiume Clyde, è uno dei sei siti scozzesi inseriti dall'UNESCO nella sua World Heritage list.
Chi ha visitato in Italia il Villaggio Leumann di Collegno o Crespi d'Adda in Lombardia, troverà molto interessante il confronto con una realtà per certi aspetti simile, ma nata vari decenni prima. Una importante differenza tra i due insediamenti italiani e quello scozzese è la posizione geografica: mentre infatti Leumann e Crespi si trovano in aree densamente abitate e sorgono su terreni pianeggianti, New Lanark occupa invece il fondo della stretta gola formata nei millenni dal Clyde erodendo le colline circostanti.

Il fiume era inizialmente un elemento fondamentale per l'attività industriale del villaggio, in quanto parte delle sue abbondanti acque venivano catturate da un breve canale e facevano girare una grande ruota motrice collocata nei pressi dello stabilimento tessile, a servizio del quale il villaggio fu costruito. Da questa il movimento veniva trasferito mediante un sistema di funi in rotazione alle macchine all'interno della fabbrica.

La vallata del Clyde

 La vallata del Clyde, sia a monte che a valle del villaggio, si presenta ancora oggi selvaggia e boscosa. In questa zona il fiume affronta un dislivello considerevole così che sono presenti varie cascate (in scozzese "linn"). L'area a monte dell'insediamento industriale è stata designata nel 1984 come SSSI ("Site of Special Scientific Interest") e viene oggi tutelata da una riserva naturale chiamata "Falls of Clyde Wildlife Reserve".

La sua gestione è affidata allo "Scottish Wildlife Trust", una organizzazione non governativa che si occupa di più di cento siti naturali scozzesi. Tre delle quattro principali cascate della zona ricadono nell'area protetta, mentre la quarta si trova a valle di New Lanark. La più alta è quella di Corra Linn (quasi trenta metri), che nell'Ottocento era oggetto di ammirazione e meta di visite da parte di turisti e appassionati della natura. Già nel 1708 un nobile locale, Sir James Carmichael di Bonnington, aveva costruito un padiglione in pietra per poter osservare in tutta tranquillità la cascata. Nell'edificio, un tempo dotato di un sistema di specchi che davano l'impressione di trovarsi nel bel mezzo delle cascate, si dice che sia stata installata la prima camera oscura della Scozia.
Molti celebri intellettuali dell'epoca romantica come Samuel Taylor Coleridge e Sir Walter Scott visitarono le cascate. William Wordsworth nel 1802 immortalò Corra Linn in una delle sue poesie e il pittore William Turner le dedicò un olio su tela del 1845.

La potenza di una centrale

Oggi una parte delle acque del Clyde è utilizzata per alimentare le centrali elettriche di Bonnington, completata nel 1926, e di Stonebyres. Si tratta del primo complesso idroelettrico del Regno Unito; durante la sua costruzione i progettisti dedicarono una particolare cura all'inserimento degli edifici nel paesaggio circostante ottenendo un risultato ancora oggi piuttosto apprezzabile. L'opera di presa si trova a monte delle cascate e la centrale principale, che sfrutta il flusso di due condotte forzate, è situata tra il padiglione di Bonnington e il villaggio operaio.

Un sentiero segnato e accuratamente manutenuto ("Clyde walkway") permette di visitare la sponda orientale del fiume spingendosi fino alla chiusa a monte delle cascate. Vari pannelli illustrativi consentono di approfondire gli aspetti storici e naturalistici dei luoghi; il percorso può essere completato in un paio d'ore.

L'area è infatti ricca di biodiversità animale e vegetale e ospita fiorenti famiglie di tassi, lontre e numerosi esemplari di falco pellegrino. Sono anche possibili alcune digressioni nei boschi circostanti oppure dall'altra parte del fiume, attraversando il ponte situato in corrispondenza della chiusa. Alla fine della passeggiata ci si può rifocillare presso il ristoro allestito nell'antico stabilimento industriale di New Lanark, dove si possono gustare prodotti agricoli locali e anche acquistare tessuti, filati e capi di abbigliamento che vengono tuttora prodotti a scopo dimostrativo nella vecchia fabbrica. La zona oltre che dai turisti stranieri è molto amata dagli scozzesi e a fine 2018 sono state rapidamente raccolte migliaia di firme contro il possibile ampliamento di una cava di inerti nella zona cuscinetto che circonda l'area protetta.

Note pratiche

Il percorso autoguidato, che parte dal centro del villaggio operaio, è sempre aperto e offre spunti di interesse in ogni stagione dell'anno. E' possibile scaricare da internet un pieghevole in pdf con la piantina del percorso. Dopo abbondanti piogge alcuni tratti possono però essere fangosi ed è quindi meglio dotarsi da calzature adeguate. Anche il villaggio operaio è aperto tutto l'anno e, a differenza di molte altre attrazioni turistiche scozzesi che sono visitabili solo durante la bella stagione, propone interessanti visite guidate anche durante l'inverno. Si trova a circa 40 km da Glasgow ed è servito da bus che partono dalla stazione centrale della città. Arrivando in treno la stazione più vicina è quella di Lanark, a circa 2,5 km dal villaggio. Gli edifici storici ospitano anche un albergo e un ostello.

 

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