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Spagna, la grande duna di Corrubedo

In Galizia un parco naturale di mille ettari tutela un complesso di spiagge dalla sabbia fine e bianchissima, con rilievi plasmati ogni giorno dal vento. Ci sono anche due lagune ricche di biodiversità

  • Filippo Ceragioli
  • marzo 2018
Lunedì, 19 Marzo 2018
Le passarelle che danno accesso alla spiaggia F. Ceragioli Le passarelle che danno accesso alla spiaggia F. Ceragioli

 

Sulla costa occidentale della Galizia, a una settantina di km da Santiago di Compostela, c'è una delle dune sabbiose più celebri d'Europa. Attorno a questa meraviglia della natura è stato creato nel 1992 il ''Parque natural de las Dunas de Corrubedo y lagunas de Carregal y Vixán'' o, per gli amici, ''Parque de Corrubedo''. Nei suoi circa mille ettari di estensione il parco tutela un complesso di spiagge dalla sabbia fine e bianchissima, battute dal vento dell'Atlantico, e due lagune ricche di biodiversità che si trovano appena a ridosso della costa. La duna di Corrubedo appartiene alla tipologia delle ''dune mobili'', cioè quei rilievi sabbiosi con una forma che non è ancora stata fissata dalla vegetazione ma che vengono giorno per giorno plasmati dal vento. Si trova nella parte nord del parco; il suo fronte leggermente arcuato è lungo circa un chilometro, raggiunge i 20 metri di altezza e ha una ampiezza che arriva ai 250 metri. Secondo dicerie locali, che probabilmente peccano di una certa esagerazione, alla fine dell'Ottocento sarebbe stata molto più alta, forse anche più di 50 metri. I visitatori possono arrivare a ridosso della duna con un sentierino che parte dal parcheggio di Olveira, ma non è consentito salirci sopra per evitare che un eccessivo calpestamento da parte dei turisti ne stabilizzi la massa sabbiosa. E' invece possibile conoscere da vicino l'affascinante mondo delle dune un po' più a sud. Nei pressi dell'altro accesso al parco, quello di O Vilar, è stata infatti allestita una rete di passerelle in legno studiate per non consolidare il sottostante materiale sabbioso nè favorire l'insediamento di alberi e arbusti. Le fioriture delle piantine in grado di resistere alle particolarissime condizioni dell'ambiente dunale, rese estreme da vento, salinità e forte insolazione, sono davvero spettacolari anche per chi non si occupa di botanica.

Dietro le dune, le lagune
Oltre alla zona delle dune sono di grande interesse naturalistico anche le due lagune retrostanti. Quella di Vixán, nel sud del parco, è costituita da acqua dolce che proviene dal modesto rio Muíño, un corso d'acqua dalla portata debole e incostante. Lo specchio d'acqua è separato dal mare da una barra di materiale sabbioso e comunica con l'Oceano solo in occasione di forti temporali, che interrompono la continuità della barriera. La laguna ("marisma") di Carregal è invece di acqua salmastra perché un canale naturale permette l'ingresso dell'acqua marina durante l'alta marea. La massa d'acqua è più estesa ed è alimentata da vari "arroyos", torrentelli anch'essi piuttosto evanescenti durante i mesi estivi. In generale la zona è però caratterizzata da forti precipitazioni e temperature non particolarmente alte. La presenza di un caratteristico scoglio costiero, la Pedra da Ferreira, evita che il canale si chiuda; attorno alla laguna sono presenti vasti canneti. Nel complesso le due lagune e le zone umide adiacenti ospitano migliaia di uccelli acquatici di numerose specie diverse tra i quali particolarmente significative sono quelle ad abitudini "limicole", che cioè dipendono per la loro alimentazione dal cibo che trovano sui bassi fondali fangosi. Numerose sono anche le specie di rettili e anfibi. Per la visita conviene quindi munirsi di una macchina fotografica con un buon teleobiettivo e/o di un potente binocolo.

La visita
Il parco di Corrubedo è il più frequentato della Galizia e conta fino a 300.000 visitatori all'anno. La sua rete di sentieri si articola in cinque itinerari autoguidati, in parte costituiti dalle passerelle in legno ricordate più sopra. Il punto di partenza per la maggior parte delle escursioni è il centro visite di O Vilar ("Casa da Costa") dove, dopo aver posteggiato il proprio mezzo di trasporto, ci si può documentare sulle particolarità naturalistiche e storiche della zona e ritirare materiale divulgativo gratuito. Da luglio a settembre il centro visite, presso il quale c'è anche un bar-ristorante, è aperto con orario continuato, mentre nel resto dell'anno chiude tra le 13:30 e le 16:00 (informazioni al tel. 0034-981878532, www.turismo.gal). Durante l'estate è anche possibile fare il bagno; l'acqua dell'Oceano Atlantico è freddina, ma le spiagge sono davvero bellissime, e in alcune aree è anche possibile praticare il nudismo. Per avere una vista d'insieme sull'area costiera protetta dal parco poco all'esterno dei suoi confini ci sono due belvedere, il "mirador de Castrocidá" e quello della "Piedra de la Rana". Molto interessante è anche l'aspetto archeologico. All'interno del parco, non lontano da O Vilar, c'è il "Castro de Porto de Baixo", uno dei tipici insediamento protostorici di questa parte d'Europa. Molto vicino all'ingresso nord del parco c'è poi il dolmen di Axeitos, che rappresenta una delle testimonianze meglio conservate del megalitismo gallego.

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