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Parco del Beigua: regno della diversità, biologica e geologica

La più vasta area naturale protetta della Liguria. Novemila ettari di natura a cavallo dello spartiacque appenninico, tra le province di Genova e di Savona.

  • di Maurizio Burlando
  • gennaio 2014
Giovedì, 20 Marzo 2014
Parco del Beigua: regno della diversità, biologica e geologica

Ventisei chilometri di crinali montuosi che racchiudono praterie e preziose zone umide d'alta quota, fitte foreste di faggi, roveri e castagni, pinete a pino marittimo e lembi di vegetazione mediterranea. Un patrimonio naturale riconosciuto e tutelato anche per effetto delle direttive comunitarie “Uccelli” e “Habitat” grazie alla presenza di tre Siti di Importanza Comunitaria (S.I.C.) ed una Zona di Protezione Speciale (Z.P.S.).
Notevole la presenza di uccelli. L’Area protetta è segnalata a livello internazionale per il fenomeno della migrazione dei rapaci diurni, biancone sopra tutti. L’aquila dei serpenti, che unisce con il suo volo il Parco del Beigua al vicino Parco delle Capanne di Marcarolo (le due aree protette sono purtroppo separate dall’autostrada che interrompe il corridoio naturale).
Da alcuni anni nel Beigua è tornata a nidificare l'aquila reale, alla quale fanno buona compagnia gufo reale, codirossone e sterpazzola. Lungo i percorsi più impervi e nascosti alla vista transita con regolarità il lupo, e nel raggio di pochi chilometri si possono osservare singolari esponenti della fauna “minore” (colubro lacertino, tritone alpestre, tritone crestato) o apprezzare variopinte varietà floreali endemiche quali Viola Bertolonii, Cerastium utriense, Asplenium cuneifolium e Daphne cneorum.

Il parco annovera al suo interno tre importanti foreste demaniali regionali in cui vivono i tipici ungulati dell'Appennino ligure quali cinghiali, caprioli e daini.
Molte delle specie indicate si possono osservare senza problemi grazie alla fitta rete di sentieri e mulattiere: oltre 500 chilometri di percorsi permettono di apprezzare l’Are protetta in tutte le sue caratteristiche, da quelle più propriamente naturalistiche a quelle storico-culturali. Fra queste, da non perdere la Badia cistercense fondata nel 1120 a Tiglieto, il Castello medievale di Campo Ligure, l’Eremo del Deserto di Varazze. Molti i “sentieri natura”, gli itinerari tematici e i musei, ideali per conoscere l'evoluzione degli insediamenti umani e i transiti sulle importanti vie di commercio tra la costa e la Pianura Padana.

Info

Sede amministrativa e operativa del Parco in Via G. Marconi 165, Arenzano (GE). Tel. 010 8590300
Centro visite Palazzo Gervino a Sassello (SV). Tel. 019 724020
http://www.parcobeigua.it; e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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