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Un lieto fine e un nuovo progetto per l'isola di Budelli

Una particolare attenzione ha accompagnato la storia dell'isola di Budelli e il tentativo del suo salvataggio da parte dei ragazzi della scuola media di Mosso. Nonostante l'isola del parco nazionale La Maddalena, sia ormai stata dichiarata di propietà dello Stato, l'entusiasmo dimostrato dai giovani lascia presagire buone speranze per il futuro.

  • Ilaria Cavalet-Giorsa
  • Marzo 2016
Martedì, 22 Marzo 2016
Un lieto fine e un nuovo progetto per l'isola di Budelli

Quella di Budelli, isola di proprietà dell'Ente parco nazionale La Maddalena e degli studenti della scuola media di Mosso è stata una storia in grado di riuscire ad appassionare i più. Protagonisti della vicenda sono stati i 23 ragazzi della II B del paese in provincia di Biella che, dopo aver letto sul giornale insieme al proprio professore, la notizia della possibile vendita dell'isola ad un privato, hanno deciso di mobilitarsi.

All'origine dell'accaduto si trova la complicata vicenda giudiziaria che ha visto coinvolta l'isola sarda a partire dal 2013. Quell'anno, il magnate neozelandese Michael Harte, aveva vinto l'asta per l'acquisto dell'isola con una cifra di poco inferiore a tre milioni di euro, nonostante lo Stato avesse in seguito esercitato il diritto di prelazione sulla sua vendita. Una successiva vittoria di Harte davanti al Consiglio di Stato, aveva poi solo preceduto la sua rinuncia definitiva di fronte all'approvazione del nuovo piano del parco.

La faccenda giudiziaria, conclusasi con l'assegnazione dell'isola di Budelli all'Ente parco, è stata però causa della nascita e dell'evoluzione di un'altra storia. Si tratta del progetto "Non si S-Budelli l'Italia" partito dai ragazzi della scuola media di Mosso, con l'obiettivo di raccogliere una cifra sufficiente ad aggiudicarsi l'asta e l'acquisto dell'isola. Se solo ogni studente italiano vi avesse contribuito con 50 centesimi, Budelli sarebbe tornata ad essere di proprietà dello Stato e il sogno della creazione di un "paradiso per teenager" avrebbe potuto avere inizio. Nonostante non vi sia stata la necessità dei soldi raccolti per il salvataggio dell'isola, studenti e professori non hanno intenzione di mettere la parola fine all'entusiasmo nato dall'iniziativa.

Giuseppe Paschetto, insegnante di scienze e guida dei ragazzi in questo percorso, ha confermato la possibilità di portare avanti la raccolta di fondi per un progetto di educazione ambientale o per aiutare il miglioramento del parco di Budelli. Inoltre, a dimostrazione di come l'entusiasmo dei ragazzi abbia la forza di agire su situazioni in apparenza insormontabili, un piccolo pacco contenente della sabbia rosa è stato recapitato agli uffici dell'Ente parco dopo l'accaduto. Il gesto simbolico della ragazza firmatasi Antonella, che ha deciso di restituire ciò che tempo prima aveva prelevato dall'isola, sottolinea l'importanza di riportare l'attenzione nel preservare i delicati equilibri del sistema naturale.

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