Si tratta di uno degli interventi che era già stato inserito nella programmazione delle attività dell'Ente alla Riserva Naturale del Parco Burcina che viene avviato in questi giorni con l'impegno degli operai e dei guardiaparco dell'ente che stanno intervenendo sul laghetto ai piedi di Casino Blu per predisporre le attività di svuotamento, aspirazione dei fanghi presenti e pulizia del sito.
Contestualmente saranno prelevate le molte tartarughe presenti nel laghetto, soprattutto a causa degli abbandoni che si sono verificati negli anni. Si tratta di esemplari di Trachemys scripta, meglio conosciuta come "tartaruga americana", il cui nome fa ben comprendere come non si tratti di un esemplare autoctono. Non solo è stata inserita nell'elenco delle 100 specie esotiche invasive più dannose al mondo ma viene comunemente ritenuta una temibile predatrice di anfibi, pesci e uccelli acquatici e concausa della diminuzione degli esemplari dell'autoctona tartaruga palustre europea, l'Emys orbicularis, che avendo una natura più remissiva delle tartarughe americane, le rende svantaggiata nella lotta sia per il cibo sia per il territorio.
Il personale del parco, insieme agli esperti del centro di raccolta, procederanno pertanto alla cattura e al trasferimento degli esemplari presso una struttura autorizzata e attrezzata per la loro corretta gestione, cioè "La Casa di Tarta" in Emilia Romagna. Un'operazione di grande tutela ambientale ma costosa, resa possibile grazie al sostegno del FAI che coprirà interamente i costi, attraverso una raccolta fondi di cui a breve sarà la Delegazione FAI cittadina a fornire tutti i dettagli.
Per maggiori informazioni: sito delle Aree protette del Ticino e del Lago Maggiore