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L'impegno dell'Appennino contro la peste suina africana

In un comunicato stampa l'Ente elenca le principali azioni intraprese, tra cui corsi di formazione del personale e riconoscimento delle abilitazioni come operatore selezionato, oltre a quelle dirette alla cattura dei capi.

Martedì, 3 Maggio 2022

Con un comunicato stampa le Aree protette dell'Appennino hanno reso noto le azioni intraprese dall'ente di gestione per contrastare la diffusione della PSA, la peste suina africana.

Tre la principali attività, in estrema sintesi, vi sono la sorveglianza attiva per la ricerca delle carcasse di cinghiale, la formazione del personale dipendente insieme agli Operatori Selezionati dell'Ente attraverso la frequenza del Corso di formazione sulla Biosicurezza relativa alla Peste Suina Africana, l'attivazione delle gabbie di cattura per i cinghiali previste dal Piano di gestione faunistica, il riconoscimento di equipollenza delle abilitazioni di "Operatore Selezionato" svolto nell'ambito del ruolo assegnato all'Ente parco dal Settore Sviluppo sostenibile, Biodiversità e Aree naturali della Regione Piemonte.

Per approfondimenti:

Sito dell'ente di gestione delle aree protette dell'Appennino piemontese

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