Dopo le Comunità Custodi "Acque del Monviso" e "Praterie e orchidee - Rocciamelone", le prime due a essere costituite delle quattro previste, lo scorso 4 dicembre è stata la volta della terza. Si tratta della Comunità Custode della Biodiversità "Pascoli Valle Tanaro - Carnino" che nasce dalla sottoscrizione di una Carta d'intenti da parte di una rete di realtà territoriali: associazioni, professionisti, operatori turistici e produttori locali, che svolgono la loro attività in Valle Tanaro, nell'area di Carnino. La comunità che ancora manca all'appello, secondo il progetto PROBIODIV, che fa parte del PITEM Biodiv'alp, è quella custode di Biodiversità del Bosso che si costituirà in valle Grana.
La rete dei sottoscrittori della Carta d'intenti della Comunità Custode della Biodiversità "Pascoli Valle Tanaro - Carnino" opera in questa zona di confine con la Liguria e la Francia impegnandosi nel favorire lo sviluppo di un modello partecipato per la conservazione dei pascoli e della loro biodiversità con finalità di studio, ricerca e fruizione sostenibile. Il capofila del progetto è l'Ente Aree Protette Alpi Marittime coadiuvato dal Comune di Briga Alta: firmeranno la Carta d'Intenti l'Associazione Fondiaria di Carnino, la Scuola Forestale di Ormea, l'Associazione di studenti di Scienze Forestali di Torino (AUSF), la Cooperativa Agricola "La volpe e il mirtillo", il rifugio Don Barbera e La Foresteria di Carnino, La locanda di Upega e guide ambientali ed escursionistiche del territorio.
L'ambito tematico individuato nella presente Comunità Custode concerne le attività pastorali e le superfici a pascolo, prato-pascolo e alcune aree umide presenti nel locale contesto silvo-pastorale.