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Al via la XIV edizione del Premio “Ambientalista dell’Anno”

Otto storie di cambiamento da prendere ad esempio e che è possibile votare online fino al 27 novembre

Lunedì, 9 Novembre 2020

Otto personalità del mondo della ricerca, della società civile, dell'impresa, delle istituzioni che meritano di essere portate in evidenza per il messaggio civico, ambientale e solidale che esprimono: sono i finalisti  del "Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell'Anno" promosso da Legambiente e La Nuova Ecologia insieme al Comitato organizzatore composto da numerose organizzazioni sociali di Casale Monferrato (Al), dall'Ente di gestione delle aree protette del Po vercellese-alessandrino e dal Comune piemontese dove, il prossimo 4 dicembre, si terrà la cerimonia conclusiva, al termine della quarta edizione del Festival della virtù civica. La rosa degli otto finalisti è stata selezionata sulla base delle "nomination" giunte dalla Giuria preliminare composta da giornalisti, esperti ed esponenti di organizzazioni sociali di tutta Italia. Per loro chiunque potrà esprimere la propria preferenza fino alla mezzanotte del 27 novembre tramite la compilazione del modulo on-line sul sito del Premio, dove le esperienze d'impegno, innovazione e attenzione al prossimo dei protagonisti sono più ampiamente raccontate.

I candidati sono Vincenzo Balzani, tra i chimici più conosciuti al mondo, che da anni si spende in una intensa attività di divulgazione in particolare sui temi dell'energia e delle risorse; la Famiglia Bertolino che a Vinovo (To) ha fondato Ri-generation, azienda che ricicla e rigenera elettrodomestici altrimenti destinati al macero ed esempio d'imprenditoria sociale; Alessandra Dolci, magistrato, Procuratore Aggiunto e dal 2018 a capo dell'Antimafia di Milano e dell'ufficio Misure di Prevenzione, impegnata anche in inchieste in campo ambientale; Rosario Esposito La Rossa, titolare della casa editrice Marotta Cafiero, che ha acquistato dai fondatori riconvertendola alla sostenibilità, ed impegnato in numerosi progetti sociali nel quartiere Scampia, a Napoli; il progetto "ProPositivo", lanciato da un gruppo di giovani sardi nel 2009 per contrastare lo spopolamento ambientale e sociale della Sardegna dell'interno; il progetto "Save the truffle", ovvero Salviamo il tartufo, nato per portare l'attenzione sul problema della sopravvivenza nelle Langhe, nel Roero e nel Monferrato dei boschi a vocazione tartufigena, tasselli di biodiversità; Paolo Strano e la Onlus Semi di libertà, che dal 2014 forma detenuti e sviluppa idee imprenditoriali nel campo dell'economia carceraria; Alessandra Viola, giornalista, scrittrice e molto altro, che ha messo le parole al servizio di una missione importante: creare coscienza ambientale. Il Premio è intitolato a Luisa Minazzi, direttrice didattica della scuola primaria di Casale Monferrato che oggi porta il suo nome, attivista, assessore all'ecologia della sua città, che si è battuta in prima persona per i diritti delle persone esposte all'amianto, prima di cadere vittima del mesotelioma a soli 57 anni. 

Per approfondimenti e informazioni:

www.premioluisaminazzi.it

www.festivalvirtucivica.it

numero Whatsapp: +39 3714634125

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