Questa estate non è stata caratterizzata solo dai numerosi avvistamenti di gipeti, ma nei parchi dell'Alpe Veglia e Devero e dell'Alta Valle Antrona alcuni osservatori attenti (e fortunati) hanno potuto osservare un altro grande avvoltoio: il grifone.
Il grifone è il classico avvoltoio con la testa ed il collo senza piume, con un'apertura alare paragonabile a quella del gipeto (poco meno di 3 m.). Lo si vede nidificare in colonie, oppure in gruppi numerosi.
Nonostante nelle Aree Protette dell'Ossola gli avvistamenti siano ancora un evento raro, negli ultimi anni l'aumento delle colonie presenti nelle Prealpi francesi ha spinto un numero sempre maggiore di questi avvoltoi a passare l'estate sulle Alpi, dove sono presenti molti ungulati selvatici e grandi greggi di pecore.
Come il gipeto, il grifone è uno "spazzino", infatti si nutre delle carcasse di animali trovati già morti. Mentre il gipeto si nutre soprattutto di ossa e cartilagini, il grifone mangia la carne e i tessuti molli. Quando in montagna muore uno stambecco (o una pecora), prima arriva il grifone a ripulire "il grosso", e poi il gipeto conclude l'opera iniziata. Si può, invece, affermare che entrambi giocano un ruolo fondamentale nel mantenere sano l'ecosistema alpino.