"Repubblica" dedica un lungo articolo al Parco nazionale della Val Grande, luogo dove il tempo, anzichè essersi fermato, sembra addirittura tornare indietro, e lo definisce "un lembo di territorio fra Piemonte, Lombardia e Svizzera che è la più grande area selvaggia delle Alpi e d'Italia". Qui non arrivano strade, il cellulare non prende e anche i sentieri vanno "scovati" nella fitta vegetazione: un paradiso separato dalle montagne dalle affollate località turistiche del Lago Maggiore e dall'operosità della pianura padana. Consigliate agli escursionisti le due traversate classiche o il sentiero Bove, prima via ferrata d'Italia, un anello di 38 km e 3500 m di dislivello. Attenzione però, occorre far conto di pernottare solo nella propria tenda, essendo i bivacchi chiusi per l'emergenza sanitaria (anche se purtroppo alcuni sono stati forzati). Anche per dormire in tenda occorre però prenotare e campeggiare è consentito solo nella fascia oraria dalle 17 alle 9 del giorno successivo. Per i meno avventurosi c'è la manifestazione "50 sfumature di parco" fino al 19 settembre.
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