II Consiglio direttivo della Federparchi ha approvato le linee metodologiche per l'attuazione in Italia della "Fase 3" relativa alla Carta per il Turismo Sostenibile nelle Aree Protette (CETS), la prestigiosa certificazione di qualità sul rispetto dell'ambiente e della biodiversità che i Parchi e le Aree protette possono acquisire con un percorso articolato appunto in tre step, che dura inizialmente 5 anni e può essere rinnovato nel tempo.
La CETS rappresenta il principale documento a livello UE per il Turismo Sostenibile nelle Aree Protette e ha fatto proprie le "Linee guida per il Turismo Sostenibile Internazionale" elaborate in occasione della Convenzione sulla Diversità Biologica del 1992. La CETS elenca una serie di princìpi e rilascia una "certificazione" a coloro che li condividono e mettono in pratica con una serie di azioni mirate suddivise in tre fasi.
Più in particolare, la Fase 1 attestala capacità di un ente parco di definire e mettere in atto un piano per il turismo sostenibile all'interno del proprio territorio rispettando la proprie peculiarità ambientali, attraverso rigorosi standard internazionali sul rispetto della natura e degli habitat e coinvolgendo le aziende turistiche e produttive locali. La Fase 2 della CETS riguarda la certificazione degli operatori turistici presenti sul territorio da parte delle singole Aree Protette; la Fase 3, infine, coinvolge i Tour Operator che definiscono e promuovono "pacchetti turistici" improntati alla sostenibilità e coinvolgendo le aziende ed i parchi già impegnati nelle altre fasi CETS.
La certificazione viene rilasciata da Europarc Federation, la Federazione delle aree naturali protette europee, e in Italia viene seguita da Federparchi.
Attualmente sono 40 le aree protette italiane (di cui 19 Parchi nazionali) che hanno ottenuto la certificazione CETS. Da oggi potranno essere avviati i percorsi per la definizione della terza ed ultima fase, una certificazione ancora più rilevante alla luce della emergenza sanitaria e della necessità che le attività turistiche siano improntate ai più alti standard qualitativi e di sostenibilità.
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