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I Parchi Reali invitano a visitarli...ma senza cani al seguito!

Con la fine delle restrizioni e l'arrivo della bella stagione perchè non visitare i Parchi naturali della Mandria e di Stupinigi, a due passi da Torino? Occorre però lasciare a casa i nostri amici a quattro zampe: ecco perchè

Giovedì, 16 Luglio 2020

L'Ente di gestione delle aree naturali dei Parchi reali, che comprende sia il Parco naturale della Mandria sia quello di Stupinigi, ofre la possibilità di interessanti scampagnate "fuori porta" a due passi da Torino in una natura incontaminata e con suggestioni culturali di grande interesse. A la Mandria, in particolare, si può fare jogging, affittare le bici e fare visite naturalistiche guidate, anche notturne, per i più piccoli a bordo del trenino. A Stupinigi la visita del parco si abbina a quella della Reggia.

In entrambi i parchi però non si possono portare al seguito i cani e altri animali. Il sito spiega nel dettaglio il perchè:

"La ragione primaria per accettare consapevolmente tale limitazione è il rispetto della natura. Infatti, quando visitiamo una foresta in realtà transitiamo in un palcoscenico che si animerà di creature timide ed elusive solo dopo il nostro allontanamento o al calar della notte. Naturalmente se l'interferenza accade per ragioni naturali (la volpe ha certo più diritto di cittadinanza in un bosco dei nostri animali domestici) l'ecosistema non incorre in problemi; se centinaia di cani fanno i loro bisogni in giro (e più ne fanno più ne farebbero, per segnare il territorio) abbiamo creato un disturbo dannoso per le altre componenti dell'ecosistema. Quindi i problemi principali creati dagli animali sono di interferenze con gli ungulati selvatici, i conigli e le lepri che purtroppo non fanno differenza se l'odore è quello di una volpe o quello di uno Yorkshire nutrito a KiteKat. Inoltre il divieto tutela i cani anche da contatti con animali che possono trasmettere loro malattie infettive e parassitarie. Viceversa il nostro amico vaccinato può passare varie malattie ai selvatici. Non ultimo, il non permettere l'ingresso dei cani è una norma che favorisce il controllo e la prevenzione verso coloro che approfitterebbero della possibilità di lasciarli girovagare per abbandonarli dolosamente. E poi non dobbiamo dimenticare che il cane, può irrimediabilmente perdersi (magari seguendo tracce di animali selvatici) e finire molto male. Infine molti, dopo anni che possiedono un cane, ritengono di conoscerlo molto bene e affermano che "non si allontanerebbe e certamente non farebbe nulla di male ai selvatici".

Occorre quindi fare un chiarimento sui "danni ai selvatici" che sono di due tipi: il disturbo diretto e quello indiretto. Il primo è il contatto (es. incontro casuale, inseguimento con messa in fuga del selvatico, possibile predazione o ferimento). Il secondo è l'effetto del passaggio e delle tracce solido-liquide (da predatore) che il cane lascia in un contesto che dovrebbe avere "di sfondo" altri tipi di tracce olfattive.

Per approfondimenti:

Pagina Facebook della Mandria

Sull'argomento in Piemonte Parchi:

Cani nei parchi? Vanno tenuti sempre al guinzaglio

 

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