La nascita di Quarantena lo scorso 17 aprile, in pieno lockdown da coronavirus, è avvenuta in una fattoria nei dintorni di Tuscania in provincia di Viterbo, dove ora tanti curiosi si recano a rendere omaggio a lui e agli altri mebri della "miracolosa" famiglia a quattro zampe: la mula Tuona e l'asino Lampo.
Il lieto evento ha dell'eccezionale perchè il mulo è un animale di norma sterile in quanto è una prole ibrida tra una cavalla e un asino.
"Un cavallo ha 64 cromosomi e un asino ne ha 62, di conseguenza, la loro prole ne ha 63, un numero dispari che non può essere diviso in coppie, ragione per cui un mulo non può riprodursi", spiega il genetista Stefano Capomaccio che sta studiando il caso con tecnologie all'avanguardia per capire come è potuta avvenire l'inusuale gravidanza a livello molecolare. Forse la scienza riuscirà a spiegarci perché Quarantena somiglia un po' a un asino e un po' a un mulo, ma non esattamente ad uno di essi.
La rarità dell'evento è testimoniata dal proverbio latino "Cum mula peperit", che significa appunto quando una mula potrà partorire, ma anche dalla statistica: negli ultimi quaranta anni le uniche notizie di parti da muli sono in Marocco nel 1984 e nel 2002, in Cina nel 1988, in Albania nel 1994 e in Colorado nel 2007. Dal 1527, per nostra conoscenza, ci sono stati solo un totale di 60 casi di mule che hanno partorito.