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L'orso nell'Ossola, una presenza episodica

Un esemplare è stato ripreso in una foto scattata domenica notte in località Colletta di Villadossola mentre si avvicina a delle arnie di api

Martedì, 5 Maggio 2020

In un'intervista rilasciata a La Stampa, edizione di Novara e provincia, il Coordinatore del settore grandi carnivori della Provincia autonoma di Trento e esperto di orsi, Claudio Groff, ipotizza che si tratti di M29, l'individuo staccatosi dalla comunità in cui viveva nel Trentino occidentale tre anni fa e poi avvistato in Svizzera. Se così fosse - assicura Groff - si tratta di un esemplare tranquillo, più abituato a sfamarsi di bacche e radici che predisposto alle predazioni su animali domestrici. 

Le difese dall'orso sono le stesse che si adottano per il lupo: recinzioni elettrificate e cani da guardiania, ma a differenza del lupo, qui si tratta di una presenza episodica.

L'orso è un animale schivo e raramente pericoloso, che cade in letargo da novembre a marzo e negli altri mesi scappa se avverte rumori o la presenza dell'uomo. Di solito restano nei boschi e le possibilità di incontrarli in un'escursione sono molto remote. Parola di un esperto che ha competenza su un teriitorio dove attualmente se ne trovano oltre un'ottantina, tra Trentino, Veneto e Lombardia. 

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