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I Parchi e la "fase due"

Le proposte di Federparchi: apertura controllata per favorire con la natura il recupero fisico e psicologico, estendere le "zone economiche ambientali" a tutte le aree protette per aiutare la ripresa economica

Lunedì, 27 Aprile 2020

A fronte della imminente "fase due" il mondo delle aree naturali protette comincia a interrogarsi sulle modalità della riapertura e vi sono già le prime ipotesi e prgetti. Di questi giorni le proposte avanzate dal Consiglio direttivo di Federparchi rivolte al governo e alla task force.

La stragrande maggioranza degli italiani che responsabilmente sono restati a casa, avrà bisogno di ritrovare il proprio equilibrio così come le attività economiche devono ripartire in sicurezza. In questo i parchi, quando verrà il momento, sono pronti a dare il loro contributo. Federparchi avanza una proposta di riapertura articolata in due punti: 

1 - "Parchi aperti: prenota il tuo parco".
E' scientificamente provato che gli ambiti naturali - parchi, giardini, boschi – svolgono una funzione terapeutica data dal contatto umano con le piante: è riconosciuto non solo il beneficio antistress e antidepressivo ma è anche ampiamente dimostrato come alcuni agenti chimici emessi dalla flora stimolino attivamente il nostro sistema immunitario, rafforzando le performances complessive dell'organismo e incrementando le funzioni di difesa.

Federparchi propone di utilizzare – in tutta sicurezza e con rigorose forme di controllo – le aree naturali protette come spazio vivibile e capace di ricreare un positivo rapporto con la natura. In ipotesi si potrebbero utilizzare delle app che permettano, anche dallo smartphone, di collegarsi al parco di riferimento vicino casa, di trovare gli spazi disponibili,  ottenere l'autorizzazione per un tempo controllato, di tenere le distanze di sicurezza. Le direzioni dei Parchi e/o i comuni inoltre potrebbero definire agende, percorsi, luoghi e orari di visita, per consentire ai cittadini di muoversi in forme contingentate all'aria aperta, recuperare energie fisiche e psichiche, rafforzare organismo e sistema immunitario e scaricare le tensioni emotive dovute al difficile momento che tutti stiamo vivendo.

2 - Parchi motori di sviluppo sostenibile: estendere le ZEA a tutte le aree protette
Il sistema dei parchi nella sua articolazione (nazionali, regionali, aree marine, Natura2000, riserve statali e similari) costituisce un modello di riferimento per lo sviluppo sostenibile e che tale impianto, alla luce anche dei mutamenti climatici e della stessa pandemia, dovrebbe costituire la direzione di marcia per una nuova economia globale più a misura d'uomo. Europarc ha proposto alla Commissione UE di attivare al più presto la strategia del "Green Deal" e fare di questa sfida la leva per un cambiamento radicale del modello di sviluppo. Federparchi propone, per quanto riguarda le politiche ambientali del nostro Paese, l'estensione delle ZEA (zone economiche ambientali, con fiscalità di vantaggio e incentivi per azioni economiche fondate sulla sostenibilità) a tutte le aree protette istituite ai sensi della legge 394; ampliandone quindi l'applicazione oggi prevista per i soli parchi nazionali. Uno strumento aggiuntivo per far fronte alla crisi economica che si aggiunge a quella sanitaria.

Passeggiare nei boschi e nei prati, in pianura come collina come in montagna, camminare in riva al mare, ci aiuterà a ripartire comprendendo quanto ci è utile la natura che ci circonda e quanto è ricco e prezioso il patrimonio di flora, fauna e biodiversità che appena "fuori casa" abbiamo a disposizione. Per questi motivi Federparchi chiede al governo un impegno affinchè anche le aree naturali protette possano attivamente contribuire alla ripartenza dell'Italia

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