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Coronavirus, la ripartenza del turismo passa dai parchi

E' la proposta lanciata da operatori del settore nel corso dell'iniziativa "La bellezza della natura: opportunita' per la ripresa del turismo in Italia", promossa dalla Fondazione Univerde

Giovedì, 23 Aprile 2020

Il turismo in Italia puo' ripartire dai parchi, dalle aree protette e dalle riserve naturali. E' la proposta lanciata nel corso dell'iniziativa "La bellezza della natura: opportunita' per la ripresa del turismo in Italia", promossa dalla Fondazione Univerde. "La riapertura, da maggio, dovrebbe riguardare le attivita' che possono garantire spazi all'aperto, distanziamento sociale e norme di sicurezza personale. Tutte cautele che possono essere rispettate dai parchi naturali e dalle aree protette con strutture che potrebbero offrire ai cittadini la possibilita' di accesso. I parchi possono avere anche una funzione di supporto psicologico, dopo che le persone hanno passato due mesi chiuse in casa" è stato detto nel corso della diretta streaming.  "Tutti i virologi hanno detto che il rischio di contagio del virus cala in maniera esponenziale tra un luogo chiuso e uno all'aperto", ha ricordato il presidente di Federparchi, Giampiero Sammuri, "stare all'aria aperta fa bene e aumenta le difese immunitarie, certamente ci si puo' stare rispettando tutte le regole di distanziamento, che noi nei parchi possiamo agevolmente far mantenere. Noi abbiamo gia' queste regole per la salvaguardia della biodiversita', abbiamo un numero chiuso, cosi' - ha concluso -, la visita nel parco si puo' fare tranquillamente in sicurezza. I parchi saranno prontissimi ad accogliere i visitatori in totale sicurezza". Attenzione particolare, per il presidente di Cobat, Giancarlo Morandi, va data all'economia circolare: "Abbiamo tanto da fare per aiutare il Paese sia dal punto di vista economico sia ambientale, l'economia circolare e' una fonte di ricchezza importante". La presidente di Marevivo, Rosalba Giugni, si augura che "questa tragedia ci insegni qualcosa, abbiamo bisogno di un turismo sostenibile, non del turismo di massa, mordi e fuggi, dobbiamo ricreare un turismo piu' attento, con distanziamento sociale dove non si va un giorno e si fugge. Noi italiani dobbiamo avere una visione per il futuro, possiamo cambiare energia, siamo pieni di sole, il nostro pianeta ci manda mille segnali di richieste di attenzioni". Per Italo Cerise, presidente del Parco Nazionale del Gran Paradiso, "il ruolo delle aree protette, in questa fase 2, e' molto importante da giocare vista l'esigenza generalizzata di uscire dal chiuso delle nostre case ed avere contatto con la natura, le aree protette sono delle aree di eccellenza".

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