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Cercansi cimici asiatiche per allevamento

Università di Torino e Regione Piemonte chiedono la collaborazione di tutti per raccoglierne quantità elevate. 

Giovedì, 30 Gennaio 2020

La cimice asiatica (Halyomorpha halys), arrivata da pochi anni in Italia, è diventata la maggior avversità per molte colture.

E' partita dall'Istituto superiore "Carlo Barletti" di Ovada (AL) una campagna di sensibilizzazione nelle scuole piemontesi, in occasione della quale L'Assessore regionale all'Agricoltura, Cibo, Caccia e Pesca, Protopapa, ha presentato ufficialmente il nuovo progetto di prevenzione e lotta alla cimice asiatica, condotto dalla Regione Piemonte in collaborazione con la Fondazione Agrion (Fondazione per la ricerca, innovazione e sviluppo tecnologico dell'agricoltura piemontese) e con l'ANCI (Associazione nazionale dei comuni italiani). 

Anche il Presidente della Regione, Cirio, e l'Assessore regionale all'Ambiente, Marnati, hanno sottolineato la gravità delle situazione mettendo in rilievo i danni economici che solo in Piemonte superano i 180 milioni di euro e le conseguenze sull'ambiente, in particolare sui pioppi attaccati dalla cimice, che non riescono più a svolgere la fotosintesi clorofilliana e, dunque, a migliorare la qualità dell'aria già compromessa per l'inquinamento sulla pianura padana. 

Vista l'impossibilità di tenere a freno la proliferazione della cimice solo con trattamenti insetticidi, si sta organizzando un piano di lotta biologica a livello nazionale, incentrato sul  controllo biologico con la moltiplicazione in laboratorio e successiva introduzione su scala regionale del nemico naturale della cimice asiatica, il parassitoide oofago "vespa samurai " (Trissolcus japonicus), che ne attacca le uova. 

Per moltiplicare in laboratorio e poi liberare in natura i nemici naturali di questa cimice, al fine di diffondere sul territorio piemontese con lanci mirati ad ampio spettro la "vespa samurai", servono quantità importanti di uova della cimice asiatica per cui è fondamentale avere migliaia di esemplari di insetti adulti e da qui è nata l'iniziativa "AAA CERCASI CIMICI (ASIATICHE) PER ALLEVAMENTO!"

In questo modo i cittadini contribuiranno al progetto finalizzato a ridurre la presenza di questi insetti sbarazzandosi della cimice stessa, riducendo anche l'impiego di insetticidi.

Il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell'Università di Torino e il Settore Fitosanitario di Regione Piemonte richiedono pertanto la collaborazione della popolazione per raccogliere quantità elevate di cimici asiatiche (le altre specie, come la cimice verde Nezara viridula, non servono!) nei mesi di gennaio, febbraio e marzo.

Le segnalazioni di ritrovamento di cimice asiatica, che passa l'inverno in ambienti riparati (mansarde, sottotetti, cassonetti delle tapparelle, ripostigli vari...), possono essere inviate a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  | tel. 011 6708535 

Il numero minimo per le segnalazioni è di almeno una cinquantina di adulti: a segnalazione avvenuta, si procederà a prendere contatti per organizzare un sopralluogo volto alla raccolta degli esemplari.

 

Per approfondimenti

"Cimice asiatica: una vespa ci salverà dall'invasione?" (Piemonte Parchi - settembre 2019)

 

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