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Sei cicogne avvistate a Castelnuovo Scrivia

Sono state viste e fotografate sulla torre merlata del castello. 

Martedì, 20 Agosto 2019


Fino all'epoca rinascimentale erano molte le coppie di cicogne che sceglievano il territorio piemontese per costruire il nido e riprodursi, poi sono andate via via diminuendo fino a scomparire del tutto come nidificanti. Solo nei primi anni '50 del Novecento sono stati avvistati nuovamente dei nidi in Piemonte, in provincia di Novara e Vercelli, ma non nell'Alessandrino. Abbiamo dovuto aspettare fino al 2010, quando, a Retorto, nel Comune di Predosa, una coppia ha nidificato su un traliccio della linea elettrica.
Dietro indicazioni dell'Ente di gestione delle Aree protette del Po vercellese-alessandrino, l'ENEL aveva provveduto a mettere in sicurezza il traliccio in modo da evitare il rischio di folgorazione per gli individui adulti e per i quattro giovani nati. Era stato davvero un evento sensazionale: i piccoli sono stati allevati con cure amorevoli dai genitori fino al momento della migrazione.  Ma oggi sei cicogne sono state sulla torre merlata del castello di Castelnuovo Scrivia. 

 

Una volta che i giovani sono pronti per il volo, migrano verso sud, in Africa, attraversando il Bosforo oppure lo stretto di Gibilterra. Non volano in mare aperto: un po' per questioni legate all'alimentazione (si nutrono di piccoli vertebrati - anfibi, mammiferi, piccoli pesci) ma soprattutto perché sfruttando le correnti termiche ascensionali, volano con meno fatica.
Hanno un comportamento fedele verso il partner: l'anno successivo, nel nido di Retorto, è tornato uno dei due adulti, forse la femmina: ha atteso il suo compagno per un po', ma, purtroppo, non è arrivato.
I rischi maggiori per la specie sono legati ai problemi ambientali, come ad esempio, la grande siccità che colpisce il sud del Sahel dove svernano le cicogne, oppure i rischi di avvelenamento legati al forte inquinamento di alcuni centri abitati africani. Le cicogne tendono a nidificare e a vivere vicino all'uomo, e questo può costituire un forte pericolo per la loro incolumità.

In Piemonte i motivi della loro diminuzione sono invece da ricercarsi nella riduzione degli habitat a loro più favorevoli. La speranza, però è che gli esemplari del recente avvistamento di Castelnuovo Scrivia torinino a nidificare negli stessi luoghi la prossima primavera. 

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