Stampa questa pagina

Metti una marmotta nel motore

Il roditore dalla Valle Stura di Demonte è rimasto nascosto nel motore di un'auto fino a Verolengo.

Giovedì, 14 Giugno 2018

Una gita al Santuario di Sant'Anna di Vinadio, per ammirare la natura incontaminata della cuneese Valle Stura di Demonte, si è trasformata in un'esperienza insolita, ma a lieto fine per la famiglia Comacchio di Verolengo, che, nel pomeriggio di martedì 12 giugno ha sentito acuti e prolungati fischi provenire dall'intero del camper, parcheggiato nel cortile della propria abitazione.

Una volta aperto il vano motore, dietro la batteria si intravedeva un animale dal colore simile a quello di un gatto. Già, ma i gatti non emettono fischi... La signora Alessandra Comacchio ricordava però di aver sentito quei fischi domenica 10 giugno durante la gita al Santuario di Sant'Anna di Vinadio: erano i fischi emessi dalle Marmotte.

Gli agenti faunistico-ambientali del Servizio Tutela Fauna e Flora della Città Metropolitana di Torino, chiamati dalla signora Alessandra, sono intervenuti sul posto e hanno catturato con un laccio la spaventata marmotta, con molte difficoltà e con l'ausilio della veterinaria Gabriella Capra, residente a Verolengo e gentilmente intervenuta nel caso vi fosse stato bisogno di effettuare una narcosi. L'animale è in buono stato di salute e in giornata verrà liberato in alta montagna, in una località idonea e già colonizzata dalle marmotte.

Gli agenti del Servizio Tutela Fauna e Flora della Città Metropolitana spiegano che può capitare che animali selvatici spinti dalla ricerca di cibo o dalla ricerca di un luogo caldo si ritrovino in situazioni strane come quella vissuta dai signori Comacchio.

"Questa vicenda a lieto fine, - sottolinea il Vicesindaco metropolitano Marco Marocco, con delega alla tutela della fauna e della flora – ci consente di ricordare che la Città Metropolitana di Torino, grazie al progetto Salviamoli Insieme e grazie alla collaborazione dei cittadini, recupera ogni anno circa 3000 animali selvatici, dei quali il 40% circa viene restituito alla vita in natura in quanto in grado di riambientarsi in luoghi adatti".

A CHI RIVOLGERSI QUANDO SI RINVENGONO ANIMALI FERITI O IN DIFFICOLTA'

- Città Metropolitana di Torino-Servizio Tutela della Fauna e della Flora, corso Inghilterra 7, Torino, telefono 011-8616987, cellulare 349-4163347; dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 14,30, il venerdì dalle 9 alle 13

- Centro Animali Non Convenzionali dell'Ospedale Veterinario della Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università di Torino, largo Braccini 2, Grugliasco, telefono accettazione 011-6709053 e 366-6867428. In orario notturno l'accesso avviene dal numero civico 44 di via Leonardo da Vinci.

Potrebbe interessarti anche...

Grazie ad un bando regionale l'Ente parco potrà accedere ad ingenti fondi per il recupero e la d ...
Gli sportelli forestali delle Aree protette delle Alpi Cozie danno informazioni sulle limitazioni ...
In seguito al recente ampliamento dell'area protetta, l'Ente Parco Nazionale della Val Grande com ...
L'Ente di gestione delle Aree protette del Ticino e Lago Maggiore ha diffuso il proprio programma ...