Il documentario, con la regia di Alessandro Ingaria e il montaggio di Lorenzo Martellacci, è un racconto al femminile della presenza del lupo nelle Alpi: la storia del suo ritorno naturale nelle montagne, il racconto dei motivi dell'atavica paura del lupo, l'emozionante incontro di chi lo segue con passione da anni.
Il documentario è tratto da una poesia in dialetto piemontese di Nicola Duberti. Un'anticipazione è nella sinossi del film che ricalca parte della poesia di Duberti: "Un lupo ha sempre il segno meno addosso, un segno meno alla sesta potenza. Le greggi sono solo l'avanguardia, ma le manovre del lupo sono su nel bosco.In realtà è noi che vuole, la nostra coscienza. Non è una favola. Non ha morale. È l'aritmetica di un animale."
La proiezione del documentario è nel programma del Trento Film Festival il 2 maggio 2018.
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