La ricerca scientifica è una delle principali finalità istitutive delle aree protette, premessa indispensabile a qualsiasi azione di pianificazione territoriale, gestione e tutela della biodiversità.
Il Parco nazionale Dolomiti Bellunesi può vantare una solida tradizione in questo ambito e questo Atlante è nato nel solco di questa tradizione, ma ha un importante elemento di novità: è il primo ad essere stato realizzato anche con il contributo di non specialisti, utilizzando il metodo, ormai diffuso a livello internazionale, della citizen science.
Molti dei dati contenuti in questo volume sono infatti forniti da escursionisti, turisti, residenti ai quali è stato chiesto, attraverso specifiche campagne di comunicazione, di inviare foto e segnalazioni ai ricercatori, i quali hanno poi validato le osservazioni raccolte dai cittadini. Un processo di coinvolgimento che non ha solo un valore scientifico, ma anche didattico ed educativo, perché favorisce il coinvolgimento diretto, nelle attività del Parco, di chi il Parco lo vive e lo frequenta, per lavoro o per svago.
Il risultato è ancora più apprezzabile in considerazione del fatto che oggetto dello studio non erano animali particolarmente "simpatici" al grande pubblico. Rane, rospi e serpenti sono spesso visti con timore e diffidenza, se non addirittura con avversione, ma si sa che, al contrario, sono un elemento fondamentale nei nostri ecosistemi e, purtroppo, sono anche uno dei gruppi animali più minacciati dall'estinzione a livello mondiale e, dunque, più bisognosi di tutela.
Gennaio 2018
http://erasmo.it/parchipiemonte/