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Per difendersi dalla zecche, una convenzione tra Parco del Po torinese e Università

Il Parco provvederà a verificare la presenza di zecche negli esemplari di cinghiale che saranno catturati nell'ambito del piano di contenimento della popolazione di questi ungulati, la Facoltà di Veterinaria dell'Università di Torino si occuperà di studiare gli esemplari di larve e di adulti di zecche rinvenuti in campo.

Giovedì, 16 Novembre 2017

Fra le attività ordinariamente svolte dai guardiaparco dell'Ente di gestione delle Aree Protette del Po Torinese vi è quella del contenimento del numero di cinghiali nelle riserve di competenza dell'ente.

Nella primavera 2017 i guardiaparco hanno constatato che alcuni degli esemplari di cinghiale catturati erano infestati da zecche. Per monitorare la diffusione nel territorio di questo invertebrato, che può trasmettere all'uomo gravi malattie, è stato recentemente stipulato un accordo di collaborazione tra la Facoltà di Veterinaria dell'Università di Torino e l'Ente di gestione delle Aree Protette del Po Torinese. L'accordo mira proprio ha verificare la presenza di zecche (delle specie Ixodes ricinus e Dermacentor reticolatus) negli esemplari di cinghiale che saranno catturati nell'ambito del piano di contenimento della popolazione di questi ungulati, che sarà attuato nei prossimi 36 mesi.

Parallelamente all'attività di cattura dei cinghiali condotta dai guardiaparco, i ricercatori dell'università procederanno a individuare e perlustrare "transetti di ricerca" (cioè aree campione in siti ritenuti potenzialmente interessanti), al fine raccogliere esemplari di larve e di adulti di zecche (mediante la tecnica definita "dragging"), lungo i sentieri e gli ambienti delle riserve maggiormente frequentati da fauna selvatica, al fine di comprendere l'effettiva diffusione dei parassiti anche in luoghi frequentati dalle persone.

Le zecche rinvenute saranno analizzate anche al fine di verificare se sono portatrici di patologie pericolose per la salute umana.
Qualora le indagini in campo nei prossimi mesi evidenziassero situazioni particolari di infestazione, sarà cura dell'ente parco e dell'università organizzare incontri/serate divulgative, al fine di spiegare al pubblico, che pratica attività all'aria aperta, come convivere con il problema delle zecche.

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