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Il Parco della Valle Sesia e Monterosa 2000 verso un turismo sostenibile

Sottoscritta una convenzione per il monitoraggio ambientale nell'ambito degli interventi di completamento del sistema sciistico della Valsesia e di potenziamento degli impianti funiviari di Alagna

Venerdì, 11 Agosto 2017

La sostenibilità ambientale e lo sviluppo turistico costituiscono un binomio in costante confronto e dal delicato equilibrio, specialmente in aree come la Valsesia in cui convivono una straordinaria ricchezza dal punto di vista del patrimonio naturale da preservare e una spiccata vocazione turistica.

Fondamentale risulta dunque il dialogo fra gli organismi di tutela e le aziende che operano a favore dello sviluppo turistico del territorio.
A questo proposito l'Ente di gestione delle aree protette della Valle Sesia e Monterosa 2000 S.p.A. hanno sottoscritto una convenzione per il monitoraggio ambientale, in relazione agli interventi di completamento del sistema sciistico della Valsesia e di potenziamento degli impianti funiviari di Alagna.

Proprio nel mese di luglio è stato avviato il cantiere per la realizzazione della nuova seggiovia quadriposto che collegherà Cimalegna (2.650 m slm) all'area appena al di sopra del Passo dei Salati (3.030 m slm), il cui progetto è stato sottoposto ad un attento "Procedimento integrato di valutazione ambientale" e giudicato coerente con le misure di conservazione specifiche per il sito.

Le aree interessate dal piano di sviluppo aziendale di Monterosa 2000, fanno infatti parte contemporaneamente di due siti della Rete Natura 2000 (Z.P.S. IT1120027 - Alta Valsesia e Valli Otro,Vogna, Artogna, Gronda e Sorba) e (S.I.C. IT1120028 - Alta Valsesia), caratterizzati da rilevanti endemismi vegetali, da una notevole varietà di fauna alpina, in particolare uccelli, e da un paesaggio in cui alcuni elementi antropici e naturali risultano ancora perfettamente integri.
Essendo aree regolamentate dalla "Direttiva Habitat", finalizzata alla salvaguardia di ambienti di particolare interesse, sono soggette a speciali misure di conservazione.

A questo proposito la convenzione stabilisce che Monterosa 2000 S.p.A., dovrà provvedere, durante le varie fasi dei lavori e di esercizio degli impianti, al monitoraggio dell'avifauna con attenzione specifica alla Pernice bianca (Lagopus mutus), in accordo con ARPA Piemonte e l'Ente di gestione.
In quest'area vengono già effettuati con regolarità da alcuni anni censimenti faunistici, tuttavia il piano di monitoraggio concordato prevede un forte ampliamento della superficie analizzata e un incremento del numero di osservazioni nel corso stagione estiva, durante la quale la Pernice bianca è presente in seguito alla fase riproduttiva; lo scopo è quello di elaborare eventuali azioni di conservazione qualora si verifichi un calo della popolazione presente.
L'Ente fornirà annualmente a Monterosa 2000 S.p.A., ARPA Piemonte e al Settore "Biodiversità e Aree Naturali" della Regione Piemonte i dati dei monitoraggi effettuati.

La convenzione rappresenta l'ultimo tassello in ordine cronologico della pluriennale collaborazione dell'Ente con la società gestrice degli impianti di Alagna, in ambito di valorizzazione turistica e ambientale.

Nel 2014 è stato allestito, con finanziamento di Monterosa 2000, il Percorso botanico sul Corno del Camoscio, che ha previsto il posizionamento di cartellini informativi predisposti dall'Ente in corrispondenza delle specie presenti.
Il percorso botanico va ad arricchire il sitema di fruizione dell'area che già nel 2010 era stata interessata dalla realizzazione del Percorso geologico-pedologico di Cimalegna, grazie alla sinergia tra Ente e Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell'Università degli Studi di Torino: un itinerario ad anello lungo il quale sono stati collocati pannelli didattici che illustrano la storia geologica di questo settore della catena alpina, le principali rocce affioranti ed i loro suoli. Il percorso, che ha tra le tappe di visita l'Istituto Scientifico Angelo Mosso, offre un panorama a 360° sul versante meridionale del Monte Rosa, sulla Valsesia e sulla Valle di Gressoney.

Lungo il percorso è presente anche la stazione ARPA per il monitoraggio del permafrost alpino, ovvero dello stato fisico relativo ad un terreno che rimane al di sotto della temperatura di 0°C per almeno due anni consecutivi.

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