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Pianificare il Po

Finanziata la stesura dei piani naturalistici grazie alle misure del Piano di Sviluppo Rurale (PSR) del Piemonte, una delle attività previste dal Piano d'Azione del sito UNESCO MaB CollinaPo

Lunedì, 19 Giugno 2017

 

Tra gli strumenti di pianificazione per le Aree protette sono previsti dalla legge regionale sulle Aree protette del Piemonte del 2009, anche i Piani naturalistici, ovvero gli strumenti per individuare le misure di gestione dei beni naturali, faunistici e della vegetazione presenti nelle Aree protette.

E' una interessante attività che permette anche di avviare i lavori legati ai temi della pianificazione ambientale delle "core area" della Riserva della Biosfera UNESCO CollinaPo, rispetto alla quale gli obiettivi di qualità nel settore del controllo della qualità del territorio prevedono sia il completamento della pianificazione nell'area del Po, come anche attività che riguardano i territori collinari.

Il 30 Maggio la Regione Piemonte ha infatti approvato la graduatoria delle proposte di strumento di pianificazione, nell'ambito dell'operazione 7.1.2 (Stesura ed aggiornamento dei Piani Naturalistici) del programma di Sviluppo Rurale 2014-2020. Nell'elenco delle domande di sostegno ammesse a contributo, figurano anche quelle relative alla redazione dei Piani naturalistici della Riserva Naturale della Confluenza della Dora Baltea (Baraccone) e della Riserva Naturale della Lanca di San Michele, solo due del pacchetto completo delle Riserve per le quali abbiamo chiesto il finanziamento; tali piani Naturalistici hanno anche efficacia come "Piani di gestione" che è lo strumento previsto per i territori classificati SIC (Siti di Interesse Comunitario) ai sensi della Direttiva europea rete Natura 2000.

Il contributo regionale complessivo per la redazione dei due Piani ammonta ad € 87.146,38 per una superficie totale delle due aree da gestire di 1.852 ha.

La predisposizione dei piani dovrà prevedere anche contestuali azioni di sensibilizzazione quali convegni, tavoli di lavoro aperti, redazione di una mappa di comunità ed eventuale attivazione di borse di studio finalizzate alla ricerca ed informatizzazione dei dati raccolti.

I piani dovranno essere adottati dall'Ente Parco, previa consultazione con gli enti locali coinvolti e di altri soggetti territorialmente interessati, e saranno poi approvati in via definitiva dalla Regione Piemonte. Il termine per la predisposizione ed adozione è di due anni.

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