Nei prossimi giorni i tecnici del parco condurranno, compatibilmente con le emergenze interne alla Cascina, le verifiche interne al parco per procedere alla riapertura prima possibile.
I danneggiamenti alla sede del parco sono stati significativi e importanti. 1,70 cm d'acqua al piano terra dove sono stati danneggiati gli impianti di riscaldamento e la corrente elettrica non è ancora stata riattivata.
L'evento alluvionale è stato superiore all'ottobre 2000 danneggiando la sala convegni e gli uffici di vigilanza e di accoglienza. Ora i tecnici del parco dovranno operare per garantire la ripresa delle attività amministrative: grazie alle scelte di prevenzione operate dopo l'alluvione 2000 - grazie alle quali i danni complessivi sono stati molto contenuti - l'operatività potrà essere ripresa ma occorrono tempi per tutte le verifiche necessarie anche per lo stato dei camminamenti interni della stessa Cascina in alcuni punti crollati per fenomeni di sifonamento delle acque.
Anche il parco resterà chiuso fino al completo controllo sia dei pozzetti e degli impianti per controllare che non vi siano aree di sprofondamento a seguito di sifonamenti ed anche per verificare la stabilità delle alterate.
"L'area del parco che garantisce una zona ampia di sfogo della piena evitando danni maggiori a valle, non è certo l'origine degli allagamenti come alcuni articoli di stampa fanno presupporre, che invece hanno colpito aree edificate costruite in aree a rischio esondazione in alcuni casi difendibili e in altri collocate in aree ad altissimo rischio. Al contrario le aree di laminazione come quella di Vallere ha permesso di non peggiorare ulteriormente i danni alle attività collocate fra Moncalieri e Torino", ha precisato il direttore dell'Ente, Ippoloto Ostellino. .