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Cannabis lungo il Po nel torinese

La vigilanza nelle aree protette: attività indispensabile per monitorare il territorio e sensibilizzaree una coscienza ambientale

  • Redazione
  • Maggio 2016
Lunedì, 30 Maggio 2016
Cannabis lungo il Po nel torinese

E' successo nel Parco del Po torinese, durante una delle perlustrazioni dei guardiaparco, nella notte del 24 maggio, mentre erano impegnati in un servizio serale antibracconaggio nella Riserva naturale della confluenza del Maira. 

Ii guardiaparco del Parco del Po torinese si sono imbattuti in due veicoli parcheggiati nei prati demaniali situati all'interno della riserva senza nessuno nei paraggi dando motivo ai guardiaparco di fare segnalazione al 112. Seguendo le tracce a piedi gli agenti del parco hanno rinvenuto cassette di Cannabis abbandonati nei pressi della golena del fiume Po. Nel frattempo sono sopraggiunti sul posto i carabinieri del comando stazione di Pancalieri che hanno provveduto a sequestrare i due veicoli e le 450 piante rinvenute. I conducenti dei veicoli si sono dileguati nella notte, probabilmente scappando nei campi circostanti. Il giorno successivo, su ordine del maresciallo del comando stazione, i guardiaparco hanno trovato in un posto molto occultato due campi coltivati a cannabis (altre 530 piante) e un altro in preparazione alla coltivazione. Sul posto erano presenti impianti di irrigazione e materiali vari utili alla coltivazione. La piantagione è stata estirpata completamente e le piante sono state consegnate ai carabinieri di Pancalieri che le hanno sottoposte a sequestro e proseguono le indagini del caso.

Le attività di vigilanza lungo il Po - cosi come come nei territori insistenti nelle aree protette - sono condotte con continuità dal servizio di vigilanza dei parchi.

Il Direttore del Parco della Collina torinese, Ippolito Ostellino ha dichiarato: "Senza il costante presidio del territorio tante attività e comportamenti non potrebbero essere verificati e i bellissimi territori dei paesaggi del Po o della collina sarebbero oggetto anche di altri ben più gravi fenomeni, come lo sversamento di sostanze chimiche pericolose, il bracconaggio, l'abbandono di rifiuti ed altre attività illegali che spesso si diffondono nelle aree non frequentate. Anche per questo il turismo e la fruizione sono fra le attività di promozione del parco, per far tornare una Comunità del fiume e delle aree di CollinaPo."

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