Stampa questa pagina

Dalle montagne del mondo, meravigliose fioriture

Il giardino botanico del Lautaret

  • Loredana Matonti
  • luglio 2015
  • Giovedì, 16 Luglio 2015
Lillium pyrenaicum Loredana Matonti Lillium pyrenaicum Loredana Matonti

Situato in Francia, nelle Alpi del Delfinato, nella maestosa cornice del ghiacciaio della Meije (la "Signora del Delfinato" coi suoi 3983 m) e del Parc National des Ecrins, il colle del Lautaret, coi suoi 2058 m, rappresenta lo storico collegamento tra Briancôn e Grenoble. Particolarmente noto agli amanti della bicicletta per il Tour de France, è forse meno conosciuto per la sua notevole biodiversità.
Grazie alla sua posizione geografica privilegiata, all'incrocio delle Alpi settentrionali e meridionali, è caratterizzato da influssi climatici e substrati pedologici molto diversi che hanno favorito il proliferare di molte specie; infatti circa 1/3 della flora francese (che consta in circa 4500 specie) è qui rappresentata. Proprio qui si trova anche uno dei più interessanti giardini alpini a livello europeo.
La sua storia ha inizio nel 1899, quando l'Università delle Scienze di Grenoble crea un primo giardino alpino del Lautaret con l'appoggio di Alexander Bonnabel, albergatore al colle.
Il giardino, oggetto negli ultimi tempi di importanti lavori di revisione, raccoglie su circa 2 ettari la flora di montagna di tutti i luoghi del mondo. Il visitatore ha così l'occasione di osservare in un unico spazio una collezione di più di 2000 specie di piante d'alta quota presentate secondo l'origine geografica (Alpi, Montagne Rocciose, Caucaso, Himalaya, Giappone, Artico, Ande, Montagne dell'Africa; ecc...) il tipo d'ambiente in cui vivono (prati, ghiaioni, acquitrini) e le loro proprietà (es. piante medicinali).
Il percorso di visita si sviluppa attraverso i diversi habitat tipici di continenti e di piani montani diversi, in una sinfonia di colori e sensazioni che si susseguono e permettono di approcciarsi a quello straordinario mondo che spesso si è visto solo nelle illustrazioni di libri patinati: primule hymalaiane, saxifraghe pirenaiche, papaveri dell'Himalaya, gigli, orchidee...alcune di queste specie sono autentiche rarità, come l'Aethionema thomasianum, piantina poco appariscente ma endemica della val Clareè e di quella di Cogne, è stata anche recentemente segnalata in alta val di Susa, nel sito di interesse comunitario di Champlas du Col.

Tra gli scopi del giardino vi è la presentazione delle piante nella loro diversità, la sensibilizzazione alla conservazione delle piante minacciate e del loro habitat, la partecipazione alla ricerca sulle piante e sugli ecosistemi alpini. Nel villino-laboratorio, sito vicino al giardino, ricercatori francesi e stranieri studiano l'adattamento alla vita in un ambiente estremo e gli effetti dei cambiamenti del clima e dell'esercizio dell'agricoltura.


Il giardino organizza stage e visite guidate e partecipa anche ad una rete internazionale di scambi di semi ed è in relazione con circa altri 300 giardini insediati in più di 50 paesi.
E' aperto dal 6 giugno al 20 settembre, dalle 10h alle 18h.


Per altre info:
https://www.jardinalpindulautaret.fr/

Potrebbe interessarti anche...

Senza tema di smentita, l'Orchidea gigante Barlia robertiana o Himantoglossum robertianum ...
Viaggio alla scoperta della pesca, frutto antichissimo dalle mille virtù, fra notazioni storiche ...
Il nocciòlo è conosciuto fin dall'antichità e i Romani lo consideravano addirittura magico, at ...
Alla scoperta del mais, cereale fra i più popolari al mondo, portato in Europa da Colombo ma uti ...