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Macaone e Podalirio, dalla mitologia greca ai giorni nostri

Macaone e Podalirio sono, oggi, due tra le più belle farfalle europee: molto simili tra loro, tanto che il Podalirio viene chiamato anche "il falso macaone", raggiungono un'apertura alare che può arrivare anche a 8-10 centimetri e oltre.

  • Paola Viviana Trovò
  • Marzo 2021
  • Giovedì, 3 Marzo 2022
Individuo adulto di Papilio machaon | Foto Roberto Pegolo Individuo adulto di Papilio machaon | Foto Roberto Pegolo

Nell'antica mitologia greca, Macaone, figlio di Asclepio ed Epione, era un medico professionista che imparò le arti guaritrici dal padre e dal maestro Chirone. Insieme a suo fratello Podalirio, curò tutte le ferite più gravi durante la guerra di Troia. Macaone era anche fra i pretendenti di Elena e pare fosse tra i guerrieri che si nascosero nel famoso cavallo di legno. 

Oggi Papilio machaon e Iphiclides podalirius, sono i nomi che Carl Nilsson Linnaaeus, padre della moderna classificazione scientifica, ha dato a due bellissime farfalle appartenenti alla famiglia dei Papilionidi, taxa che include i più grandi lepidotteri europei.

Macaone e Podalirio sono molto simili, tant'è che il podalirio viene chiamato anche "il falso macaone". Se la prima ha un'apertura alare che può arrivare sino a 8-10 centimetri, la seconda è ancora più grande.
Da molti sono considerate fra le farfalle europee più belle grazie ai colori "esotici" e ai "codini" terminali nelle ali posteriori.

ll nome Macaone deriva probabilmente dalla radice greca "máchomai" o "máchē" che significa "combattere" e gli adulti di questa specie non smentiscono l'origine del nome. Hanno, infatti, tutti un comportamento molto territoriale e difendono, combattendo, la propria zona dai simili. Quando capita di osservarli volteggiare in coppia, probabilmente stanno litigando. I combattimenti possono essere contro non solo conspecifici ma bensì anche contro altri insetti che invadono il loro territorio.

La farfalla macaone in Italia

Questa farfalla si trova principalmente in Europa e Asia, ma occasionalmente si incontra anche in Canada, Alaska e California. Nelle regioni temperate è presente in una grande varietà di habitat e a ogni altitudine, fino oltre i 3.000 metri di quota. Alcuni esemplari sono stati osservati anche nelle aree artiche e subartiche.

In Italia è specie autoctona, presente su tutto il territorio italiano ed è abbastanza comune nelle zone di campagna. Predilige zone con clima mite, prati assolati e fioriti, radure ampie e soleggiate o cespuglietti radi e ricchi di fiori. 

Il suo ciclo di vita

Il macaone adulto si osserva da marzo a ottobre. Generalmente compie 3 generazioni in un anno. L'accoppiamento avviene dalla primavera all'estate, con ovideposizione da aprile a settembre direttamente sulla pianta ospite. Le piante nutrici sono proncipalmete Apiaceae o Umbelliferae, come ad esempio carota, finocchio, sedano, prezzemolo, aneto, anice, ruta e carote, sia selvatiche che coltivate. Il bruco, altrettanto bello e vistoso come l'adulto, pur nutrendosi di coltivazioni d'interesse orticolo, non arreca danni rilevanti alle piante perché si muove in modo pressoché solitario.

Come si difende

Quando i bruchi di macaone sono spaventati o infastiditi estroflettono dal capo due piccole corna arancioni, ovvero un organo ghiandolare bifido, l'osmeterio, che secerne molecole volatili maleodoranti, a base di acido butirrico, che hanno lo scopo di allontanare i nemici.

Raggiunte le dimensioni ottimali, il bruco si trasforma in crisalide. Nelle stagioni più calde, la crisalide di macaone impiega circa 15 giorni a divenire farfalla, ma se il clima è sfavorevole possono trascorrere anche mesi e addirittura svernare in questo stadio. Infatti è in grado di "resistere" impupandosi per tutto l'inverno.

Nel suo stadio adulto il macaone vive solo 2 settimane ed è per questo che è abbastanza rara vederla. In questo stadio si nutre del nettare dei fiori quindi, come tutti i lepidotteri, è un'importante impollinatore. 
Purtroppo, come altre farfalle, anche macaone sta subendo un forte declino soprattutto a causa della scomparsa del suo habitat o delle lavorazioni agricole durante le sue fasi riproduttive.

Oasi per i macaoni

Osservare tutto il ciclo vitale di questa farfalla non è difficile. E' sufficiente "arredare" i nostri spazi all'aperto - come i nostri balcini - con le piante nutrici predilette dalla specie e, anche in contesti urbani, mettere a disposizione piante nettarifere come a buddleia, caprifoglio o biancospino: questo perchè le farfalle sono attratte dai colori!

Gare di volo e di forza

Si chiama butterfly hilltopping, ovvero "gare di volo e di forza" quel fenomeno con cui il Macaone si sforza ad arrivare, nel volo, al punto più alto per attirare le attenzioni delle femmine: fenomeno osservato nei maschi della specie. Un comportamento di "localizzazione del compagno" si riscontra anche in altri insetti oltre le farfalle, tra cui libellule, bombi, vespe, scarabei e mosche. Studi dimostrano che, anche lievi differenze di elevazione su un terreno pianeggiante, possono innescare un comportamento simile in altri insetti e l'effetto che consegue è la concentrazione di insetti sulle sommità di alcune colline, che diventano luoghi importanti per la conservazione.

 

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