Stampa questa pagina

Orbettino, la lucertola dalla lunga vita

Fino a poco tempo fa, l'orbettino italiano rientrava sotto la specie Anguis fragilis, la cui fragilità si può ricondurre alla caratteristica di perdere la coda molto facilmente, ma a dispetto di questa sua 'debolezza', questa lucertola è un rettile molto longevo, tanto da superare anche i 40 anni di età.

  • Federico Faraci, Paola Viviana Trovò
  • Febbraio 2021
  • Venerdì, 11 Febbraio 2022
Orbettino italiano  | Foto Roberto Pegolo Orbettino italiano | Foto Roberto Pegolo

 

La paura nei confronti di tutto ciò che striscia - e  la natura quasi sempre elusiva delle specie striscianti - hanno dato origine a una serie di infondate leggende su un piccolo rettile che è, in realtà, assolutamente innocuo per l'uomo: l'orbettino (nome scientifico Anguis veronensis).

Questo piccolo sauro deve il suo nome alla falsa credenza di non possedere gli occhi ma, in realtà, li ha e sono molto piccoli, muniti di palpebre mobili come quelli di tutte le lucertole. L'orbettino non è un serpente, bensì un sauro apode, ovvero una lucertola senza zampe. 

Come tutte le lucertole ha una forma allungata, il suo corpo può arrivare anche a misurare 40 centimetri e di solito la femmina è leggermente più grande. Il colore del corpo è molto variabile e può essere dal grigio-marrone al color rame. 

La mancanza di zampe e le squame estremamente lisce testimoniano l'adattamento alla vita nel substrato dove l'animale scava gallerie in cerca delle sue prede: insetti, lumache e lombrichi.
E' attivo principalmente durante le ore più fresche del giorno.

La sua diffusione

In Italia è presente in tutta la penisola fatta eccezione per la Puglia e sulle isole. E' molto adattabile, infatti lo si può ritrovare in pianura ma anche a oltre 2000 metri s.l.m.

L'orbettino è solito frequentare ambienti freschi e umidi: lo si può rinvenire nelle zone aperte ed erbose, al margine dei boschi ma anche nei frutteti e negli orti.

Il suo periodo di attività va da inizio primavera a novembre a seconda delle latitudini in cui si trova e trascorre il periodo invernale in gallerie sotterranee.

Dopo l'accoppiamento, che avviene tra aprile e giugno, le femmine partoriscono piccoli già formati (sono quindi ovovivipari) e la maturità sessuale dei piccoli è raggiunta intorno al terzo anno d'età.

Un rettile longevo

Fino a poco tempo fa l'orbettino italiano rientrava sotto la specie Anguis fragilis, ovvero il suo parente più prossimo e presente nel resto d'Europa. L'aggettivo fragilis si può ricondurre alla caratteristica di queste specie che tendono a perdere la coda molto facilmente per autotomia se afferrata da eventuali predatori. A dispetto della facilità con cui può perdere la coda, l'orbettino è però un rettile molto longevo, fonti attestano di esemplari che hanno superato i 40 anni di età.

 

Potrebbe interessarti anche...