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Con lo zainetto in spalla

In natura esistono le forme più svariate e curiose di mimetismo, tra cui quella dei Crisopidi che, per passare inosservati, si caricano sulla schiena detriti e addirittura i resti del loro pasto a base di afidi. 

  • Testo e foto di Federico Crovetto
  • Venerdì, 20 Gennaio 2023
Con lo zainetto in spalla

Quella dei Crisopidi è una delle famiglie di Neurotteri più diffuse. E come tutti i Neurotteri essi presentano una doppia vita, una allo stadio larvale e una in fase adulta: le differenze morfologiche fra le due sono considerevoli. Da adulti presentano ali traslucide e sembrano insetti molto delicati, la cui dieta è composta da nettare, e sono rinvenibili spesso la notte in prossimità di fonti di luce artificiali. Da larve, invece, hanno un aspetto grottesco con grosse fauci e un corpo tozzo e sono predatori accaniti.
Le larve all'occorrenza sono anche cannibali, questo capita in situazioni di scarsa presenza di prede. Per evitare la predazione le uova vengono deposte sopra uno stelo sottilissimo, difficile da raggiungere, di solito attaccate a gruppi nelle pagine inferiori delle foglie.
L'abitudine più bizzarra di queste larve però è quella di portarsi sulle spalle detriti di vario genere, un "guscio" che le rende estremamente mimetiche, permettendo loro di gironzolare indisturbate.
Questo comportamento così particolare non si è evoluto recentemente, bensì risale almeno al Mesozoico: lo si è scoperto grazie a dei ritrovamenti in Spagna, Francia, Birmania e Libano di individui intrappolati nell'ambra con le loro "casette", non solo Crisopidi ma anche Mirmeleontidi e Reduvidi.
Alcune di queste specie mostravano sul dorso delle strutture come filamenti e peli, dei veri e propri carrellini, atti a trattenere i detriti sul dorso. Queste specie appartenenti a gruppi differenti si sono evolute indipendentemente, dando origine così ad un perfetto esempio di convergenza evolutiva.
Questi individui sono la prova fossile più antica di mimetismo nel mondo animale.
Ma tornando nell'era moderna, gli attuali Crisopidi allo stadio larvale sono particolarmente ghiotti di afidi e spesso sono costretti a fronteggiare eserciti di formiche, intente ad allevarli, per poter usufruire delle sostanze zuccherine da essi prodotti. Una larva di Crisopide non può nulla contro le formiche così, per poter passare inosservata e poter banchettare in santa pace, la larva, una volta nutritasi delle prime vittime, posiziona i loro resti sul dorso. Così facendo non viene riconosciuta come minaccia dalle formiche e ha modo di proseguire con il suo banchetto.
Potendo mangiare centinaia di afidi in una settimana essi sono ideali nella lotta biologica a questi parassiti.

Pagina Instagram: @federico_crovetto

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