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Verso il letargo del riccio

Prepararsi per l'inverno per un riccio significa aumentare del giusto peso. Ecco altre curiosità legate all'ecologia di questo simpatico animaletto. 

  • Paola Viviana Trovò
  • Settembre2022
  • Venerdì, 30 Settembre 2022
Foto: F. Lorenzini  Foto: F. Lorenzini

 

L'estate sfuma nell'autunno, le giornate son più corte e i caldi colori autunnali iniziano a comparire fra il verde brillante. Fino a settembre, se alcuni giovani ricci sono pronti per il fenomeno naturale della "dispersione", sperando in un traffico di veicoli attenti, altri continuano a nascere.

I piccoli nati in questi parti tardivi settembrini non avranno sufficiente tempo per raggiungere le dimensioni idonee a superare il letargo quindi, nel casom in cui li incontrassimo sul nostro cammino, tocca portali subito in un CRAS - Centro Recupero Animali Selvatici dove ne avranno cura. Senza questo intervento umano, i ricci nati tardi saranno destinati a morte sicura.

E' proprio in autunno infatti, quando il cibo diminuisce, che tutti i ricci devono ingrassare e raggiungere una dimensione e un peso sufficiente a superare l'inverno, periodo in cui diventa impossibile trovare cibo in natura.

Una dimensione di "sicurezza"

Un metodo per valutare se il riccio è pronto per l'inverno è l'applicazione dell'indice di Bummell associato al peso dell'animale.

Il Bummell Index (BI) è un paramento che valuta lo stato di nutrizione dell'animale e si misura facendo il rapporto tra la circonferenza longitudinale e quella trasversale quando il riccio è appallottolato. Un BI pari a 0,8 rappresenta una condizione normale e visivamente il riccio appallottolato sarà bello sferico e non oblungo.

Per comprendere se il riccio è abbastanza "grasso" per superare l'inverno però, si deve associare il valore di BI a quello del peso che che dovrà essere valutato a seconda della stagione in cui siamo.

Un ricco di 400 grammi con BI di 0,8 in agosto o settembre va bene per la vita libera in natura ma gli stessi valori, in novembre, necessitano di un confronto con un esperto di un CRAS e l'eventuale prelievo dell'animale per un suo accudimento in un centro di recupero oppure, quando possibile, destinargli una mangiatoia e lasciarlo libero in caso di peso al limite del parametro "sicurezza".

In generale, in periodo di pre-letargo (novembre) il valore di BI deve essere associato a un peso non inferiore di 650 grammi.

Tana in costruzione

A ottobre l'istinto suggerisce al riccio che sta arrivando l'inverno e che deve preparasi una tana per il letargo che inizierà indicativamente a novembre. Ideali sono i luoghi drenanti, riparati e asciutti dove possono essere raccolti e impilati rametti e foglie secche. Il trasporto di tutto il materiale è frenetico e viene fatto con la bocca. Il cumulo, che può essere grande anche mezzo metro, accoglierà al centro il riccio che si farà spazio, con movimenti rotatori, dopo aver creato un tunnel di accesso. Ogni tana sarà occupata da un solo animale, solo molto raramente si trovano "nidi sociali".

Il nido, oltre a proteggere dal freddo, deve riuscire anche a proteggere da pericolose innalzamenti della temperatura, sempre più frequenti con il cambiamento climatico, così che il nostro animaletto possa continuare a dormire ed evitare risvegli dannosi, se non letali.

E se trovate un riccio che vaga in inverno è opportuno portalo subito in un CRAS!

Un aiuto per la tana

Per aiutare i ricci a preparare la tana per il letargo lasciamo in un angolo del giardino abbondanti foglie e rametti. L'ottimo è preparare questo mucchio su una base di sassi così da lasciare la base drenata e asciutta.
Un giardino troppo "pulito" non piace ai ricci che si sentono più a loro agio nei giardini variegati.

Per saperne di più

http://www.sosricci.it/index.htm 

www.laninna.org 

 

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