Stampa questa pagina

L'importanza dei dati, anche quando si tratta di lepidotteri

I dati che provengono dalle "piattaforme" iNaturalist e Ornitho rientrano in quella che oggi viene definita "scienza dei cittadini", ovvero la partecipazione di comuni, ma preparati, cittadini alla produzione di osservazioni e segnalazioni di specie viventi: una mole di dati enorme, molto utile ai ricercatori e a enti di ricerca. 

  • Paola Viviana Trovò
  • Luglio 2022
  • Martedì, 26 Luglio 2022
M. galathea | Foto  G. Zaccala M. galathea | Foto G. Zaccala

I primi passi per la realizzazione dell'Atlante sulle farfalle del Ticino sono stati la ricerca e la raccolta dei dati noti e disponibili. Il punto di partenza sono stati da una parte il lavoro di Emilio Balletto e Luigi A. Cassulo redatto al termine di una serie di monitoraggi svolti dal 2002 al 2005 su incarico dell'Ente di gestione delle Aree protette del Ticino e del Lago Maggiore e, dall'altra parte, l'importante raccolta di dati successivi (censimenti ed osservazioni) da parte di Paolo Palmi e Luigi A. Cassullo.

A questa importante mole di informazioni si sono aggiunti: i dati raccolti da Roberto Sindaco e Paolo Savoldelli dell'Istituto per le Piante da Legno e l'Ambiente (IPLA); i dati provenienti dai monitoraggi effettuati da Gabriele Gheza e Mariasole Bandelari nell'ambito del progetto Life DryLANDS; i dati provenienti dai monitoraggi svolti nell'ambito del progetto ABLE-BMS IT; i dati disponibili sulle banche dati iNaturalist e Ornitho. La provenienza diversa dei dati, con formati e strutture non uniformi, ha inevitabilmente richiesto un lungo lavoro di riordino delle informazioni al fine di convogliarli tutti in due sole banche dati utilizzabili.

Un lettore potrebbe ora chiedersi: perché due banche dati? La risposta è nelle modalità con cui sono stati raccolti i dati. Alcuni di loro, infatti, sono geo-referenziati e si conosce il punto preciso dell'avvistamento della farfalla, altri invece sono stati raccolti precisando la località indicata sulla Carta Tecnica Regionale (CTR).
Le due tipologie di informazioni, entrambe corrette, non sono tuttavia immediatamente comparabili quando tutti gli avvistamenti vengono convogliati in una griglia composta da celle, così come abbiamo fatto e come è consueto fare negli atlanti di distribuzione della fauna o della flora. Le indicazioni di località, infatti, non hanno una precisa definizione della loro ampiezza territoriale e la questione si complica là dove la località cade a confine fra due o più celle.

Oltre a queste informazioni, per alcune specie è nota anche la "presenza storica" a livello comunale per i soli comuni di Galliate e Cameri. Queste osservazioni, sulla cui posizione l'incertezza va ben oltre quella associata all'indicazione delle località, in alcuni casi sono comunque importanti per cui sono state informatizzate e riportate in mappa.

Ognuna delle due banche dati è stata gestita su 2 archi temporali: i dati antecedenti l'anno 2017 (primo anno di rilevamenti per l'atlante delle farfalle del parco del Ticino lombardo) sono stati considerati "storici", quelli a partire da tale anno sono stati considerati "recenti".

La "scienza dei cittadini"

I dati che provengono dalle "piattaforme" iNaturalist e Ornitho rientrano in quella che oggi viene definita "scienza dei cittadini" (citizen science), ovvero la partecipazione di comuni, ma preparati, cittadini alla produzione di osservazioni e segnalazioni di specie viventi. La mole di dati fornita da questa attività è infatti enorme ed è molto utile ai ricercatori ed agli Enti. Certo c'è il limite della validità di dati non sempre attendibili, ma qui entra in gioco l'abilità del tecnico nella loro scrematura e validazione.
Altri limiti di questa attività sono: assenza di standardizzazione nei monitoraggi; assenza di programmazione territoriale e temporale; assenza di raccolta.  contestuale di altri parametri, ad esempio l'ambiente in cui è stata effettuata l'osservazione o le condizioni meteorologiche.

I fattori sopra esposti non prevalgono, tuttavia, sull'importanza, delle informazioni raccolte in questo modo partecipato. In particolare iNaturalist.org è una banca dati mondiale sviluppata da Ken-ichi Ueda e Scott Loarie, due dottorandi alla Carnegie Institution di Stanford, ed è nata con l'obiettivo di monitorare l'evoluzione degli ecosistemi in risposta ai mutamenti climatici. L'inserimento di una fotografia relativa all'osservazione permette alla comunità di utenti di iNaturalist di confermare l'identificazione di quanto osservato o di proporne una nuova. Questa piattaforma offre anche la possibilità di creare progetti specifici dedicati, per esempio ad un gruppo di organismi o ad un'area territoriale.

La Regione Piemonte ha suggerito di utilizzare iNaturalist come banca dati per le osservazioni occasionali e l'EGAP ha quindi creato nel 2017 un progetto denominato BIO-EGAP Ticino e Lago Maggiore che include tutte le aree gestite dall'Ente ed è aperto a tutte le specie. Le segnalazioni di farfalle diurne presenti nel progetto BIO-EGAP sono rientrate nel database dell'atlante.

Un'altra piattaforma di Citizen science è Ornitho. In questo caso, per questioni di privacy del dato, i gestori della piattaforma non hanno potuto fornirci i dati e sono quindi stati formalmente contattati i singoli rilevatori cui è stato chiesto di partecipare al progetto.

I rilevatori su INaturalist sono stati: Fabio Baglioni, Claudio Foglini, Francesco Gatti, Antonio Gennaro, Gabriele Gheza, Roberto Pegolo, Alessandra Serini, Paola Trovò. In questo caso sono stati riportati i rilevatori con almeno 5 osservazioni. Quelli su Ornitho: Luca Bergamaschi, Fabio Casale, Antonio Gennaro, Luca Giussani, Roberto Pegolo, Paolo Savoldelli, Roberto Sindaco, Marco Ricci.

La banca dati

Al 31 dicembre 2021 la banca dati comprendeva:

  • 3121 record geo-referenziati;
  • 2171 record di dati storici riferiti a una località;
  • 35 record di dati recenti riferiti a una località;
  • 67 record di osservazioni nei comuni di Galliate e Cameri.

I dati, originariamente inseriti e sistemati in un foglio di calcolo, sono stati archiviati in formato "GeoPackage", che consente la memorizzazione sia dei dati geografici (coordinate) che di quelli tabulari associati, utilizzando "Spatiallite". La gestione ed interrogazione dei dati così archiviati è avvenuta mediante funzioni del plugin "DB Manager" del software open source QGIS, che è stato utilizzato anche per la resa cartografica dei risultati.

Il lavoro fin qui svolto ha costituito la base per organizzare e, in futuro, completare i monitoraggi su tutto il territorio del Parco naturale del Ticino piemontese. Infatti, pur essendo già disponibile una mole considerevole di dati, la maggior parte di essi è stata raccolta senza un metodo organizzato, spesso concentrandosi su alcune aree piuttosto che su altre. In particolare, con l'esclusione dei lavori di Balleto, Cassulo e Palmi (che riportano per lo più dati storici), si tratta quasi sempre di osservazioni occasionali. 

L'obiettivo è ottenere semplicemente la presenza - assenza della specie nelle celle, senza fare conteggi di abbondanza o verificare per ogni cella l'effettivo successo riproduttivo. Tali informazioni diventerebbero eccessive per un piccolo gruppo di volontari in un tempo così breve. A quadro completato dovrà comunque restare l'obiettivo di mantenere i dati aggiornati e di sorvegliare le peculiarità più delicate, meritevoli ed a rischio.

Metodo di campionamento

Gli anni previsti in cui si mira a completare i rilievi sono il 2022 ed il 2023. Le tempistiche del monitoraggio sono state mantenute uguali a quelle dal Parco del Ticino Lombardo. La stagione di volo degli adulti è stata suddivisa in 5 sessioni e per cercare di intercettare tutte le specie, anche quelle univoltine con periodo di volo breve, si è previsto di visitare ciascuna cella almeno 3 volte in ciascuna sessione. Per poter considerare completa una visita dovrà avere le seguenti caratteristiche: indagine svolta in tutte le macro-tipologie ambientali presenti nella cella per un periodo ragionevolmente sufficiente a censire la comunità locale. Se non si riesce a coprire la cella come previsto ne sarà tenuto conto nell'analisi finale.

I dati raccolti saranno registrati sul progetto creato ad hoc su iNaturalist "Farfalle diurne del Parco Naturale del Ticino – Piemonte": nessuna scheda dovrà quindi essere completata sul campo.

 Per saperne di più

Scarica qui lo studio propedeutico all'Atlante delle farfalle del Parco naruale del Ticino piemontese

 

Potrebbe interessarti anche...

Questo parente del fagiano, dal comportamento gregario e dalla silhouette rotondeggiante, si è d ...
Pochi animali godono di fama peggiore nell'immaginario collettivo. I serpenti sono stati di volta ...
Fortemente sensibili all'innalzamento delle temperature, al prolungarsi dei periodi di siccità e ...
Mentre nella maggior parte d'Italia iniziavano i preparativi per il cenone di San Silvestro, a Ve ...