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MigNight, una luce sui migratori notturni

Tra gli scorsi mesi di marzo e maggio sono state attivate 13 stazioni di monitoraggio bioacustico notturno in Piemonte e Valle d'Aosta. Scopo delle rilevazioni, registrare i richiami degli uccelli in migrazione notturna per determinarne la specie e comprenderne meglio spostamenti, scelte di rotte, dinamiche e comportamenti.

  • Nadia Faure
  • Giugno 2021
  • Venerdì, 2 Luglio 2021
Immagine notturna di Pettirosso (Erithacus rubecula)  - Foto Pixabay  Immagine notturna di Pettirosso (Erithacus rubecula) - Foto Pixabay

Il progetto MigNight  è stato realizzato dal GPSO (Gruppo Piemontese Studi Ornitologici "F.A. Bonelli" ONLUS) e rivolto alla propria rete di soci e appassionati di ornitologia, sia dilettanti che professionisti, operanti in Piemonte e Valle d'Aosta. Motore del progetto è la passione di tanti ricercatori e amanti dell'avifauna che permette di raccogliere e condividere dati, informazioni ed esperienze, che il GPSO promuove e coordina attraverso ricerche mirate, da oltre 40 anni.

MigNight è la prima campagna di monitoraggio notturno del Piemonte e Valle d'Aosta per studiare la migrazione notturna a livello regionale. "Il 60% delle specie di uccelli migrano esclusivamente durante la notte, ad esempio molti passeriformi, limicoli o anatidi" spiega Enrico Caprio, Presidente del GPSO "Quanto osserviamo di giorno copre una minima parte del fenomeno; grazie ai suoni della notte possiamo capire se è presente o meno un passaggio costante delle specie, quanto questo possa essere ampio e come questi animali riescano a oltrepassare le Alpi, quali passaggi sfruttino, quali valli, e far luce su cosa succede di notte. All'estero il monitoraggio notturno della biodiversità è più diffuso, mentre nel nostro Paese l'attività è limitata, e non esiste ad oggi un vero e proprio progetto, né a livello nazionale né europeo".

I parchi che hanno partecipato

Partecipano al primo monitoraggio primaverile 2021 anche alcune Aree Protette tra cui il Parco naturale Mont Avic (AO) e il Parco nazionale della Val Grande (VB) che supporta il monitoraggio con il proprio personale. Il Parco Val Grande ha installato un dispositivo di registrazione dei suoni presso la sede di Villa Biraghi a Vogogna, che si è rivelata subito particolarmente adatta per la sua posizione elevata. La stazione di rilevazione deve essere facilmente accessibile per la raccolta delle schede di memoria dei dati dei dispositivi di registrazione e per la sostituzione delle batterie di alimentazione. Non deve essere in prossimità di zone umide che possono creare disturbo sonoro, né vicina a strade o ferrovie fonte di gran rumore di fondo.

Il GPSO ha acquistato dieci dispositivi acustici (altri sono stati messi a disposizione direttamente dai soci aderenti al progetto) individuando in particolare il prodotto "AudioMoth" la cui configurazione hardware, piccola e a spettro completo, rappresenta l'alternativa a basso costo delle apparecchiature di monitoraggio acustico più robuste e costose. Questo dispositivo (che ha un costo contenuto di circa 60/70 euro) è di semplice installazione e facilita il posizionamento anche in luoghi remoti per il monitoraggio a lungo termine, grazie al funzionamento a bassa potenza, e al rilevamento acustico di buona qualità, in virtù della potenza di elaborazione a bordo. I dati vengono registrati su una comune scheda di memoria MicroSD e le batterie garantiscono una copertura di circa 2 settimane. I dati raccolti, da marzo a maggio, rappresentano un'enorme quantità di informazioni: basti pensare che nel corso di due settimane ogni stazione di monitoraggio attiva fornisce circa 50 Giga di suoni registrati.

Alla fase di raccolta dei dati segue una meticolosa attività di screening a monitor. Gli spettrogrammi significativi sono di fatto riconosciuti a video e vengono scartati tutti i rumori di disturbo, concentrandosi sui soli suoni di interesse. Dalla registrazione raccolta in una notte si identificano circa 30 minuti di suoni di vero interesse. Lo screening non può prescindere dall'attenta osservazione diretta perché il riconoscimento automatico dei canti degli uccelli, tramite i software applicativi disponibili, non raggiunge ancora il livello di affidabilità richiesto.

Anche questa fase è supportata dai soci volontari del GPSO e dal coinvolgimento attivo di studenti tirocinanti. I risultati finali sono attesi per fine anno e presumibilmente saranno presentati durante l'annuale convegno G.P.S.O. - ANP "Le Scienze naturali in Piemonte".

Adesioni ancora aperte! 

L'adesione a MigNight è ancora aperta perché tra qualche mese inizierà la migrazione autunnale e le indagini dovranno salire di quota e raggiungere i passi alpini, già conosciuti come rotta di migrazione diurna. I passi,ancora liberi dalla neve, saranno raggiungibili e potranno essere ottime stazioni di monitoraggio notturno. Tra questi è stato individuato anche il Colle delle Finestre, a quota 2.176 m s.l.m., nel cuore del Parco naturale dell'Orsiera Rocciavrè (TO), una delle aree protette delle Alpi Cozie, in passato già sede di stazione di inanellamento scientifico.

 

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