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Anatre, le amiche del Giovane Holden

"Io abito a New York e pensavo al laghetto di Central Park, vicino a Central Park South. Chi sa se quando arrivavo a casa l'avrei trovato gelato, mi domandavo, e se era gelato, dove andavano le anitre? Chi sa dove andavano le anitre quando il laghetto era tutto gelato e col ghiaccio sopra. Chi sa se qualcuno andava a prenderle con un camion per portarle allo zoo o vattelapesca dove. O se volavano via". Partendo dal romanzo di Salinger, suggestioni naturalistiche e buoni propositi per il Natale. 

  • Carlo Grande
  • Dicembre 2019
  • Martedì, 19 Novembre 2019
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Foto Pixabay Foto Pixabay

Il tenero cuore ribelle del Giovane Holden Caulfield si rivela fin dalle prime pagine del romanzo: l'adolescente, figlio di una ricca famiglia newyorkese, già cacciato da diverse scuole, è in procinto di essere espulso anche dall'ultima e allora fugge, torna a New York e prende una camera in uno squallido hotel, Intanto pensa alle anitre e alla sua "infanzia schifa".

La vicenda si svolge proprio durante le vacanze di Natale, così ogni volta che d'inverno vedo il laghetto di un parco cittadino mi vengono in mente le sue parole, la sua grande sensibilità per le cose minime della natura.

"Dove vanno d'inverno le anitre, quando l'acqua è ghiacciata?" In verità ce ne sono di migranti e di stanziali, a partire da ottobre e fino a gennaio-febbraio centinaia di germani reali selvatici arrivano dall'Europa settentrionale e ancora più da Nord e svernano qui, nelle paludi italiane, nei laghetti cittadini, se l'acqua non ghiaccia tanto meglio per loro.

Amore a prima vista

I maschi dei germani, le anitre più comuni, hanno piume verdi sul capo e collarino bianco; le femmine sono marroni. Lungo un corso torinese vicinissimo al Po, corso Unità d'Italia, un pensionato mi ha raccontato che per sfuggire ai predatori qualcuna ha fatto il nido nei vasi da fiori del suo balcone, che è all'ultimo piano; dev'essere bizzarro avere in terrazzo una specie di oca Martina, come Lorenz. Tanto più che se nascono gli anatroccoli e noi siamo nei paraggi si innamoreranno di noi, come mi è successo anni fa in un campeggio olandese: mentre piantavo un picchetto della tenda ho sentito un "qua" e c'era un affarino di pochi giorni che mi guardava, con l'espressione di Paolino Paperino. Gli ho dato qualche briciola e non se n'è più andato, si è messo a correre dietro alla macchina mentre tentavo di andare a mangiare fuori dal campeggio.

In verità quasi tutti gli animali sono soggetti all'imprinting, ma nessuno in maniera così decisiva come le oche e le anatre. Quando gli anatroccoli (i cuccioli di anatra) e i paperi (i cuccioli di oca) nascono dall'uovo, sono attratti dalla prima cosa che vedono, che normalmente è la madre. Ma se per caso c'è qualcun altro, state sicuri che seguiranno chiunque si trovi lì, umani compresi.

Comunque, l'inverno è un ottimo periodo per osservare molte specie, non solo il germano reale ma l'alzavola, il fischione, il codone, il mestolone, lo svasso... Questo è anche il periodo in cui le anatre cominciano a mostrare il piumaggio più colorato, i maschi di molte specie, fino ad aprile, hanno l'"abito nuziale". Sui ponti o vicino alle dighe sarà facile avvistarne in gran quantità e anche (morette, moriglioni, folaghe...) e far conoscenza con qualche ornitologo con binocolo.

Qualcuno ha avvistato una nidiata in una città tedesca, mentre attraversava la strada sulle strisce aspettando che il semaforo venisse verde, e si è preso la briga di filmarle e postarle su FB, suscitando centinaia dei più disparati commenti. C'è chi diceva che era normale - le anitre tedesche sono disciplinate - e chi dubitava che fosse un trucco elettronico. Ma erano simpatiche a vedersi, suscitavano empatia.

Salvare i bambini, salvare anitre e oche

Come le pagine del Giovane Holden, che pensa a loro. Il titolo originale del romanzo è The Catcher in the Rye, che alla lettera siginfica "l'acchiappatore nella segale". "Rye" è anche un whisky che si ottiene dalla fermentazione della segale, "catcher" è il prenditore nel baseball, chi afferra la palla del lanciatore.

"L'acchiappatore nella segale" è un verso del poeta scozzese Robert Burns, che il giovane Holden ricorda sovente, storpiandolo. Gli suscita l'immagine di un gruppo di bambini che giocano in un campo di segale, sull'orlo di un precipizio. Quando uno di loro sta per cadere c'è qualcuno che lo prende al volo. In un passaggio cruciale del romanzo, Holden e la sorellina Phoebe discutono del futuro; lui dice che da grande vorrebbe fare l'acchiappatore nella segale, che vorrebbe prendere al volo i bambini per non farli cadere nell'abisso. Sa che i giovani hanno una visione del mondo più pura, meno consumistica e arrivista, sa che poco alla volta la perdono e si adeguano al mondo. Lui vorrebbe salvare i valori dell'infanzia.

Dunque la storia di Holden Caulfield, adolescente né carne né pesce che si sbatte qua e là alla ricerca d'amore, di affetto, di uno scopo, della purezza... e di anitre, è molto simbolica. Aiuta a mantenere uno sguardo incantato sul mondo, a dire "I care".

Chissà. Dato che in questo periodo oche e anatre, in Francia, vengono ingozzate a forza per produrre il foie gras, un metodo orribile che sacrifica ogni anno milioni di animali sottoponendoli a sofferenze indicibili (in Italia la pratica è vietata, ma il prodotto purtroppo si vende) ci vorrebbe un giovane Holden che acchiappi le anitre e le salvi. Intanto, possiamo rinunciare al foie gras.

Mi sembra un bel pensiero e un buon proposito, per Natale.

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