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Record di testuggini a San Genuario

Nelle aree umide della Palude di San Genuario e di Fontana Gigante, nei pressi della centrale di Livorno Ferraris, vive la popolazione numericamente più abbondante di tutta l'Italia Nord Ovest della testuggine palustre europea.

  • Loredana Matonti
  • Marzo 2018
  • Mercoledì, 28 Febbraio 2018
Testuggine palustre Foto di Riccardo Cavalcante Testuggine palustre Foto di Riccardo Cavalcante

Dopo anni di sforzi e di progetti per la conservazione della ormai rara testuggine palustre europea, in coordinamento con Arpa Piemonte e l'Ente di gestione delle aree protette del Po vercellese-alessandrino, nella Palude di San Genuario e di Fontana Gigante, entrambe siti della rete Natura 2000 e gestite dall'Ente di gestione del Parco del Po-Vercellese-Alessandrino, vive ormai la popolazione numericamente più abbondante di tutta l'Italia Nord Occidentale di Emys orbicularis.

Dal monitoraggio è emerso che da sette zone umide tra Crescentino, Livorno e Fontanetto,  sono stati catturati e marcati ben 88 esemplari. Si è constatato, inoltre, come alcune popolazioni siano in grado di mantenersi senza l'intervento umano. L'età media elevata riscontrata però ha evidenziato la necessità di incrementare e tutelare le aree idonee alla deposizione delle uova.

La biologia
Questa specie, unica rappresentante in Italia della ampia famiglia degli Emydidae, è sopravissuta a stento al forte degrado subito dagli ambienti umidi.
Gli habitat in cui vive sono i più svariati: canali, stagni permanenti o temporanei, laghi, estuari, fiumi, torrenti, torbiere e anche zone con acque salmastre di lagune costiere e foci dei fiumi, ma generalmente predilige acque ferme o a lento corso, situate in aree pianeggianti, e frequenta gli ambienti terrestri solo per la nidificazione o per compiere brevi migrazioni, a causa del prosciugamento dei corpi idrici.

In genere non la si trova oltre i 500 m sul livello del mare, ma può arrivare fino a 1700 m nelle regioni del Nord Africa.

La sua sopravvivenza è attualmente a rischio a causa della distruzione e frammentazione di tali habitat e dalle attività antropiche non controllate (transito di veicoli, presenza di cani, scarico di rifiuti, pesca, ecc) oltre che di specie esotiche e competitive, quali le testuggini palustri americane. Proprio la sua sensibilità a questi fattori fa della sua presenza un prezioso indicatore biologico della salute di questi ecosistemi.
Il commercio dell'animale è vietato in base alle Convenzione di Berna del 1979 (protezione della fauna europea) ed è protetta nella maggior parte delle nazioni in cui è presente. La specie è inoltre tutelata dalla Direttiva Comunitaria 92/43 detta "Direttiva Habitat" e recepita dall'Italia con D.P.R. n. 357 del 1997, successivamente modificato dal D.P.R. n. 120 del 2003.

Le popolazioni della nostra penisola vengono attribuite a 3 sottospecie: E. o. galloitalica lungo la costa Tirrenica e in Sardegna, E. o. hellenica lungo la costa Adriatica, ed E. o. ingauna in Liguria, anche se uno studio genetico, condotto in Sicilia, ha portato a descrivere la testuggine palustre siciliana Emys trinacris come una nuova specie (Fritz, 2005). Dal punto di vista morfologico risulta somigliante a Emys orbicularis, ma l'impronta nucleare ha rivelato una netta differenza a livello del dna. In effetti genetica e morfologia non sempre coincidono e ciò purtroppo contribuisce a rendere complicata la situazione tassonomica di queste specie.

In Italia presenta una distribuzione discontinua, solamente nella pianura padana e nel litorale medio-tirrenico è discretamente diffusa, anche perché purtroppo le poche aree naturali idonee a questo rettile sono limitate e frammentate e ciò sembra essere la causa principale del suo declino; popolazioni ridotte ed estremamente isolate costituiscono un limite alla migrazione di individui da una zona all'altra, aumentando la percentuale di accoppiamento fra consanguinei (inbreeding), con conseguente impoverimento genetico dei vari gruppi.
A lungo andare, ciò può portare all'estinzione locale di intere popolazioni, come si temeva potesse accadere anche in Piemonte e in Liguria.

I progetti in Piemonte
I risultati di cui sopra sono stati conseguiti anche grazie a iniziative come quella di Castellapertole, frazione di Livorno Ferraris, che ospita il parco privato "il Babi"; da anni ha avviato laboratori di scienze naturali per le scolaresche e intende ospitare un Centro di Conservazione per la biodiversità che nasce proprio da un progetto di riproduzione della testuggine palustre europea.

Il progetto è seguito da un gruppo di lavoro formato da Riccardo Cavalcante, naturalista e fotografo, Daniele Seglie, naturalista ed erpetologo e Andrea Romano, agronomo forestale, in collaborazione con l'associazione "Docet Natura" e l'Amministrazione comunale di Livorno Ferraris. Permessi e fondi sono in fase di arrivo, ma nel frattempo sono stati già avviati i primi lavori di scavo.
Il progetto sarà complementare a quello del Parco del Po-vercellese, che sta effettuando un monitoraggio per trovare altre popolazioni residue. L'intenzione è quella di prelevare da alcuni siti naturali, nelle aree del Parco e non, alcuni esemplari e di farli riprodurre e deporre nel nuovo Centro di Conservazione.
I riproduttori verranno poi riportati nei siti di cattura e ne verranno prelevati degli altri. I piccoli, nati nel centro, verranno allevati fino al 3° anno di età per poi essere liberati nei siti naturali che presentano le caratteristiche idonee al supporto della specie. In questo modo si intende dare "nuova forza" alle esigue popolazioni presenti sul territori.

Ciò, probabilmente, ci darà la possibilità in futuro di osservare ancora caracollare questi pacifici animali, tra i più antichi esseri viventi che camminano sulla Terra, con le loro lente movenze e il loro fascino primordiale, ispiratori di miti cosmogonici quanto di saggezza ed essenzialità.
Come affermò Andrej Tarkowsky (in Tempo di viaggio, 1983) "tutto quello che siamo lo portiamo con noi nel viaggio. Portiamo con noi la casa della nostra anima, così come fa una tartaruga con la sua corazza".

 

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