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Cos'è il legname da tempesta

Intervenire su piante collassate in seguito a eventi climatici estremi significa operare in condizioni estremamente rischiose e pericolose. Per questo è importante che intervengano operai forestali opportunamente formati. Vi spieghiamo come. 

  • Pier Paolo Brenta
  • Novembre 2022
  • Lunedì, 7 Novembre 2022
Operai forestali in sopralluogo | Foto archivio Parco La Mandria Operai forestali in sopralluogo | Foto archivio Parco La Mandria

L'aumento della frequenza di eventi climatici estremi in foresta richiede nuove e qualificate competenze professionali da parte degli operatori coinvolti: nell'immediato, per il ripristino della viabilità interessata e la messa in sicurezza delle aree fruite e, successivamente, per il recupero della funzionalità del popolamento forestale.

Le intense forze che caratterizzano gli eventi estremi determinano tipologie di danni differenti: ramificazioni, principali e secondarie, da danneggiate a totalmente compromesse (camera-2112207 960 720); fusti stroncati ad altezze variabili (camera-2112207 960 720); fusti sradicati con apparati radicali sollevati (camera-2112207 960 720).

I danni variano in relazione alle caratteristiche stazionali (morfologia) e dei popolamenti coinvolti (età, struttura); la variabilità può essere elevata anche su piccole superfici per effetto delle dinamiche del vento, condizionate dalla struttura orizzontale e verticale del bosco (vortici localizzati). Questo obbliga gli operatori forestali a intervenire spesso su gruppi di piante collassate (effetto shanghai), limitando le possibilità di avvicinamento ai singoli soggetti e/o condizionando l'impiego di mezzi meccanici.

Gli eventi estremi in estate

Gli eventi estremi che negli ultimi anni stiamo registrando hanno una maggiore frequenza nel periodo estivo; la presenza del fogliame aumenta ulteriormente le difficoltà.

Si tratta di situazioni diverse e molto più variegate dalle tradizionali utilizzazioni che prevedono l'impiego di tecniche di abbattimento e allestimento ormai consolidate. I tagli boschivi successivi agli eventi climatici estremi richiedono pertanto nuove e più avanzate competenze, acquisibili solo da coloro già posseggono quelle tradizionali di abbattimento e allestimento.

La pericolosità dell'allestimento del legname da tempesta è attestata dai dati degli infortuni disponibili a nord delle Alpi, dove gli eventi estremi in foresta non sono più una novità ormai da alcuni decenni. Gli stessi evidenziano una stretta correlazione fra numero di infortuni degli operatori, anche letali, e gli ettari di foreste su cui si è intervenuti a seguito degli eventi stessi, con una maggiore incidenza fra gli operatori non professionali o non adeguatamente formati.

Per svolgere in sicurezza l'operazione "allestimento del legname da tempesta", prima dell'applicazione di specifiche tecniche, risulta di vitale importanza prevedere:

- un'attenta organizzazione dei lavori da svolgere, compreso un adeguato piano delle emergenze;

- una costante analisi della situazione in cui l'operatore interviene (esame dell'area di lavoro);

- l'utilizzo di mezzi meccanici adeguati;

- la valutazione delle tensioni (compressione e trazione) del legno (rami, tronchi e ceppaie).

Come trattare il legname da tempesta

L'allestimento del legname da tempesta richiede quindi una specifica formazione riferita alla valutazione degli ulteriori rischi e a nuove e collaudate tecniche di allestimento (sezionatura di legname in tensione, liberazione del fusto dal ceppo camera-2112207 960 720) che, prioritariamente, prevedono l'utilizzo di macchine operative.

Anche in Italia, a seguito dell'evento Vaia (ottobre 2018), gli istruttori forestali delle regioni dell'arco alpino hanno frequentato specifici momenti formativi e di aggiornamento sul tema, coinvolgendo formatori del centro e nord Europa. Si è lavorato in situazioni reali o ricorrendo a palestre in cui sono simulate le tensioni del legname. Anche in Piemonte sono state consolidate queste nuove e specifiche competenze.

La Regione Piemonte, nell'abito del progetto Evoforest (Interreg Alcotra I-F), per il tramite di IPLA S.p.A. e l'associazione di istruttori Aifor, a inizio 2022, ha organizzato due moduli sperimentali di formazione, denominati "Allestimento legname da tempesta" aperto a operatori del settore (30 in tutto fra piemontesi, valdostani e liguri), già in possesso di un avanzato livello di formazione alle spalle (moduli formativi F4 "Utilizzo in sicurezza della motosega delle operazioni di abbattimento e allestimento, livello avanzato" ed F5 "Lavoro e impiego in sicurezza delle attrezzature nelle operazioni di esbosco"). I moduli sono stati svolti nel Bosco della Partecipanza di Trino (VC), oggetto di un evento estremo il 7 luglio 2021.

Il riscontro da parte dei partecipanti è stato ottimo, a dimostrazione, ancora una volta, che la formazione professionale forestale rappresenta uno strumento di lavoro efficace e spendibile da subito.

L'importanza della formazione

L'esperienza positiva ha quindi consentito di collaudare e consolidare un nuovo modulo di formazione, breve (24 ore) ma efficace, del quale è previsto l'inserimento nel repertorio regionale delle qualificazioni, come obiettivo alla stregua dell'esbosco aereo con teleferiche, ad integrazione dei moduli già riferiti alla qualifica dell'operatore forestale.

In questo modo la formazione professionale riferita al "Legname da tempesta" potrà:

- essere erogata dalle agenzie formative in modo omogeneo, a richiesta, per gli operatori interessati ad acquisire/consolidare/aggiornare le nuove competenze che i cambiamenti climatici hanno reso necessarie;

- certificare l'idoneità tecnico-professionale degli operatori ai committenti o responsabili dei lavori, incrementando la sicurezza degli interventi.

Il progetto Evoforest ha inoltre reso possibile lo svolgimento di 2 giornate informative sul tema dell'allestimento del legname da tempesta rivolte ai tecnici (liberi professionisti, protezione civile, carabinieri forestali, enti gestori, S.pre.s.a.l., amministratori), in cui, col coinvolgimento degli istruttori forestali, sono state dimostrate, in un contesto reale (Bosco della Partecipanza di Trino), le principali tecniche di allestimento, ma soprattutto le scelte operative e organizzative per lo svolgimento in sicurezza delle operazioni.

Allestimento legname da tempesta, cosa prevede la formazione

Durata complessiva: 24 ore

Teoria in aula: 4 ore

Pratica, in contesto reale: 20 ore

Rapporto docente/allievo: (1/15 in aula; 1/5 in bosco)

Prerequisito: possesso competenze riferite ai corsi F4 (abbattimento avanzato) ed F5 (esbosco terrestre)

Esame finale: si

Attestato finale: partecipazione o partecipazione con profitto

Nel breve non sono previsti ulteriori moduli formativi sul legname da tempesta; a l momento è però aperto il bando di formazione forestale finanziato con la Misura 1 del PSR 2014-2022 che finanzia corsi standardizzati ma anche progetti formativi nuovi, costruiti sulla base delle esigenze specifiche di imprese e operatori.

A differenza dei bandi precedenti il contributo coprirà l'80 % dei costi; la restante quota sara a carico dei partecipanti. Chi è interessato ai corsi già standardizzati o ha specifiche esigenze formative deve, quindi, rivolgersi direttamente alle agenzie formative.

Per rimanere informati è possibile iscriversi alla Newsletter Forestale della Regione Piemonte oppure consultare periodicamente le pagine web del Settore Foreste della Regione Piemonte. 

 

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