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Memento per i boschi della Val Susa

In occasione della Giornata internazionale delle Foreste annunciamo 'Memento', la nuova opera internazionale dell'artista aviglianese Mara Cozzolino in mostra dal 3 al 17 aprile presso il Municipio di Mompantero. In un prolungato periodo di siccità e di incendi ripetuti, come quello che stiamo vivendo, la memoria riaffiora e diventa 'visiva' in questa esposizione che racconta gli incendi dell'ottobre 2017 in Val di Susa.

  • Nadia Faure, Luca Giunti (Redazione diffusa di Piemonte Parchi)
  • Marzo 2022
  • Lunedì, 21 Marzo 2022
Danni incendio a Batteria Paradiso  | Foto L. Giunti Danni incendio a Batteria Paradiso | Foto L. Giunti

Fare silenzio fuori e dentro di noi aiuta a scrivere e a leggere questa storia che è un racconto di commemorazione ossia di ricordo e di elaborazione, di quando nell'ottobre 2017 il territorio della Valle di Susa fu vittima di un grande incendio, di oltre 4000 ettari di boschi e prati, sulle pedici del Monte Rocciamelone. Ma è soprattutto un'esperienza creativa che nasce su quelle ceneri e sviluppa qualcosa di talentuoso.

Entrare in quel bosco carbonizzato significa toccare profonde ferite della natura e questo colpisce, turba e trasforma. E' successo anche a Mara Cozzolino, che da grande artista, è tornata da quel bosco con l'ispirazione per un nuovo progetto creativo unico, curioso e innovativo che sollecita il territorio e il mondo a non dimenticare la tragedia di quel vasto incendio causato anche dall'incuria dell'uomo per la montagna.

Mara vive e lavora ad Avigliana, pratica la xilografia giapponese mokuhanga e partecipa a progetti ed esperienze internazionali. Conosce Luca Giunti, guardiaparco in quelle zone, con cui ha condiviso molte passeggiate e in parte anche questo progetto. Noi l'abbiamo incontrata ed ecco cosa ci ha raccontato. 

Mara, cos'è "Memento 45.1622, 7.0283"?

"E' un progetto che ho presentato in anteprima a dicembre 2021 al 4th International Mokuhanga Conference di Nara, Giappone che, per la prima volta, si è svolta anche online. L'ho raccontato attraverso il video "Making my own Sumi" introdotto dalle fotografie di Luca e l'ho descritto con un catalogo che raccoglie tutte le stampe realizzate e che saranno in mostra al pubblico, dal 3 al 17 aprile, nella sala consigliare del Comune di Mompantero"

Quando e come nasce il progetto?

"Nasce nel giugno 2021 quando sono tornata sulle montagne bruciate di Mompantero per raccogliere fiori di iperico ma invece di raccogliere iperico ho iniziato a disegnare, profondamente colpita dagli alberi più carbonizzati. Da subito ho capito che avrei potuto realizzare una serie di stampe xilografiche in bianco e nero e in modo molto spontaneo ho pensato che avrei potuto ricavare l'inchiostro per la stampa utilizzando proprio la corteccia carbonizzata"

Quali alberi hai scelto?

"Ho ritratto gli alberi che più mi avevano colpito e raccolto la corteccia degli abeti bianchi e pini silvestri che si trovano a 1500 metri di altitudine, nei boschi del Pampalù; qui ho anche raccolto dell'acqua da una fonte vicina. Successivamente mentre lavoravo ai bozzetti preparatori delle stampe ho iniziato le prove di inchiostro e dopo alcuni tentativi ho trovato la ricetta e la giusta consistenza di colore adatta alla mia stampa"

Come hai realizzato l'inchiostro?

"Solitamente per stampare i miei lavori utilizzo colori ad acquarello, quindi ho mescolato la fuliggine più nera spazzolata dalla parte più esterna della corteggia, dopo averla macinata, alla gomma arabica e all'acqua di montagna, aggiungendo miele per aumentare fluidità e favorire la conservazione del colore; ho lavorato a mano e molto a lungo il composto fino ad ottenere l'inchiostro per stampare"

Cosa cela il titolo del progetto?

"Ho scelto questo titolo perché credo nell'importanza del ricordo e l'invito a ricordare è stato unito alle coordinate geografiche del luogo in cui ho disegnato il primo albero che ha dato origine alla serie ma la miglior riflessione si trova nelle parole di Luca, scritte a introduzione del catalogo che propongo di leggere".

Memento - Mementote! 
(dal catalogo della mostra) 

"La luce della prima aurora comincia a colpirmi con i fotoni. Sarà un'altra giornata limpida e calda anche se siamo a fine ottobre. Da 45 giorni non piove. Attivo in fretta i cloroplasti e apro gli stomi per succhiare quel poco di umidità che la notte ha sollevato, prima che il sole e il phoen la facciano evaporare tutta riducendo la produttività della mia fotosintesi. Ora le concentrazioni dei gas sono perfette, la reazione 6 CO2 + 6 H2O + Luce → C6H12O6 + 6 O2 parte efficiente e bellissima come da 3 miliardi di anni. Comincio a immagazzinare glucosio per il mio albero come faccio, insieme a mille mie sorelle, da 56 anni. Il ronzio di milioni di cellule al lavoro compone come ogni giorno un coro che riempie tutto il bosco, anche se voi umani non prestate mai orecchio.

Ma poco dopo le 8 qualcosa non funziona. L'anidride carbonica aumenta di colpo. Non riesco più a mantenere la differenza di concentrazione tra esterno e interno che le permette di fluire facilmente dentro di me. Senza aspettare di capire chiudo gli stomi e fermo la reazione. Ben presto sono circondata dal fumo. Comincio a tossire e a bruciare. È partito un incendio. Un altro! Mi ci troverò dentro per 8 giorni, 200 ore di soffocamento continuo. Le nostre radici saranno eroiche: stirandosi e sfilacciandosi al massimo, riusciranno a succhiare l'ultima acqua disciolta nel terreno, salvando tutte noi e il nostro pino. Tantissimi fratelli, più lenti a reagire o semplicemente più sfortunati, non sono sopravvissuti per raccontarlo come faccio io con te, ora. Mi raccomando, dunque: MEMENTO! Anzi: MEMENTOTE!

(Le piante tra loro parlano correntemente Latino che, d'altronde, è la lingua che usiamo per chiamarle e distinguerle – N.d.R. Luca Giunti)

Adoperando uno stetoscopio amplificatore fogliare, esperienza e immaginazione, ho raccolto questa testimonianza. Racconta l'inizio di una tragedia che la mostra "Memento" di Mara Cozzolino ricorda proprio esponendo a Mompantero, uno dei comuni della Val Susa pesantemente coinvolto negli incendi del 2017.

E' domenica 22 ottobre 2017 un incendio probabilmente doloso è stato appiccato alle spalle di Bussoleno, nella media Val Susa. Complice la prolungata siccità e il forte vento, il materiale vegetale abbandonato al suolo da decenni di incuria ha costituito un facile innesco.
Il fuoco si è propagato per valli e canaloni. In oltre una settimana di devastazione, ha percorso 4000 ettari di prati e boschi, ha superato quota 2000, ha bruciato alberi secolari e pinete storiche, ha lasciato vaste chiazze annerite sulla montagna. Centinaia di persone hanno lavorato giorno e notte per contrastare le fiamme e limitare il disastro. In parte, ci sono riusciti: nessun ferito o peggio; nessuna residenza danneggiata, mentre per il calore elevatissimo qualche antica borgata alpina ha subìto crolli di tetti o esplosioni delle bombole di gas.

Trascorsi quattro anni la desolazione rimane. Nonostante la forza e la resilienza della natura, nonostante i lavori di disboscamento e di sicurezza, la montagna è un Golgota che innalza scheletri neri le cui cortecce si squamano lasciando esposto il libro interno arancione brunito. È l'aspetto più sconvolgente. La pelle degli alberi ha reagito come quella umana: dopo le ustioni ha rigettato le croste necrotizzate cercando di ricongiungere i pochi lembi delle ferite ancora vitali. Sforzo commovente ma quasi sempre inutile: la maggior parte delle piante è morta, subito o nei mesi successivi. I tronchi abbrustoliti restano piantati come lapidi in un cimitero di guerra. Come ogni monumento ai caduti, serve a non dimenticarli. Ed è questo lo scopo dell'esposizione dell'artista...."

Info mostra 

Titolo: Memento - Mementote!

Dove:  Municipio Mompantero, P.zza Giulio Bolaffi 1 – Mompantero (To)

Quando: 3-17 aprile

Orario: Lunedì e giovedì 9 -12,30 / 14- 17,30 - Martedì, mercoledì e venerdì 9-12,30

Infowww.maracozzolino.com 

 

 

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Chi è Mara Cozzolino

Mara Cozzolino è nata a Torino nel 1975. Disegna da sempre e realizza la sua prima stampa su linoleum a 11 anni: dopo il diploma intraprende un percorso di sperimentazione con diverse tecniche pittoriche, per poi tornare
definitivamente all'incisione.
Nel 2011 si avvicina alla xilografia giapponese mokuhanga, e dopo un breve corso inizia assiduamente a praticare la tecnica autonomamente. L'anno seguente viene invitata a prendere parte ad una residenza artistica in Giappone presso il Mokuhanga Innovation Laboratory insieme ad altri 5 artisti da diverse parti del mondo. Da allora lavora esclusivamente con questo medium.
Partecipa alla prima e alla seconda Conferenza Internazionale sulla Mokuhanga in Giappone, rispettivamente a Kyoto nel 2011 e a Tokyo nel 2014, ed alla terza edizione nel 2017 ad Honolulu, Hawaii.
Dal 2018 è parte della International Mokuhanga Association Board che si occupa di organizzare la quarta conferenza Internazionale sulla Mokuhanga a Nara, Giappone e per la prima volta anche online, nel dicembre 2021, dove questo progetto sarà presentato in anteprima.
Nel 2019 organizza la prima residenza artistica indipendente dedicata ad artisti residenti al di fuori del Giappone che utilizzano la xilografia mokuhanga, lavorando in uno studio a Tokyo per il mese di marzo insieme ad altri 3 artisti di fama internazionale.
I suoi lavori sono stati esposti in Italia, Inghilterra, Scozia, Giappone, Spagna, Francia, Cipro e negli Stati Uniti.
Vive e lavora ad Avigliana (To) con suo marito e la loro gatta.

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