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Cosa succede a piante e animali a causa del clima che cambia?

Una farfalla che non trova più la sua pianta nutrice. Un uccello che si 'veste' di bianco prima che nevichi. Un roditore che posticipa l'entrata in letargo e ne anticipa l'uscita.
Una Natura impazzita? Sì, però non da sola, ma per effetto dei cambiamenti climatici.

Racconteremo queste e altre storie simili, nell'incontro dedicato alle conseguenze del cambiamento climatico sulla biodiversità in Piemonte, che trasmetteremo in diretta sulla pagina Facebook di Piemonte Parchi martedì 13 luglio, a partire dalle ore 9.  

  • Emanuela Celona
  • Luglio 2021
  • Mercoledì, 7 Luglio 2021
Nelle immagini, in senso orario: pernice bianca (foto D. Alpe), giovane stambecco, marmotta nella tana, Maculinea alcon (Foto: Ilia Ustyantsev CCBy) Nelle immagini, in senso orario: pernice bianca (foto D. Alpe), giovane stambecco, marmotta nella tana, Maculinea alcon (Foto: Ilia Ustyantsev CCBy)

 

La farfalla è la Maculinea alcon, una specie che depone le uova solo su Gentiana pneumononanthe, sua pianta nutrice: un ciclo riproduttivo messo in crisi dalla de-sincronizzazione temporale tra fioritura della pianta e picco di fertilità della farfalla. La pernice bianca è invece l'uccello alpino che patisce la de-sincronizzazione tra periodo di muta del piumaggio invernale e precipitazioni nevose: il ritardo delle nevicate autunnali rendono inutili le sue piume bianche, che non non sono più una difesa dai predatori mentre, osservando il ciclo vitale della marmotta alpina, si è notata una tendenza al posticipo dell'entrata nella fase letargica e all'anticipo dell'uscita. Infine, lo sfasamento temporale tra rinverdimento delle praterie alpine e periodo di nascita degli stambecchi, mina con preoccupazione la consistenza demografica della specie, poichè la qualità del foraggio ridotta non assicura la sopravvivenza dei capretti.

Un incontro dedicato al clima e alla biodiversità

Quelli citati sono solo alcuni esempi delle conseguenze del cambiamento climatico studiato e approfondito in Piemonte, e di quei disturbi di sincronizzazione sia temporali che spaziali che sono generati, ad esempio, tra animali e piante: in gergo tecnico si chiamano mismatch e non sono gli unici contraccolpi sulla biodiversità regionale di cui si parlerà martedì 13 luglio, in occasione dell'incontro 'Biodiversità e cambiamento climatico. Quali impatti? Quali soluzioni?' che avrà luogo nel Parco naturale di Stupinigi (su invito) ma che potrà essere seguito anche in diretta sulla pagina Facebook di Piemonte Parchi.

Una mattinata densa di interventi di tecnici, studiosi, ricercatori, professionisti che restituiranno i risultati di un lavoro di ricerca cominciato lo scorso anno per comprendere impatti e soluzioni di questa emergenza climatica sulla biodiversità vegetale in Piemonte, e che si è concluso quest'anno con un approfondimento sulle conseguenze riscontrabili sul mondo animale.

Come cambia il clima 'a casa nostra'

Un primo 'banco' di prova, quello della biodiversità, che fa capire come sta cambiando il clima 'a casa nostra' - e quali siano gli impatti dei cambiamenti climatici su scala locale - ma anche cosa si sta facendo per contrastarli, e cosa si potrebbe o dovrebbe fare.

Così, tra specie vegetali come il pino silvestre, che migra verso Nord ad alte quote alla ricerca di temperature più fredde e la lepre variabile - già vulnerabile a causa dell'altitudine in cui vive - ancor più minacciata dalla impossibilità di salire a maggiori altitudini, ci sono invertebrati acquatici che si estinguono, popolazioni di pesci che smettono di essere interconnesse per torrenti in secca, aracnidi che mutano di dimensioni, specie aliene che proliferano e anfibi che cambiano il proprio ciclo riproduttivo. Una biodiversità che muta per effetto di una emergenza climatica che la omogeneizza, la banalizza, favorendo specie aliene e generaliste.

La perdita di specie e habitat

La perdita di specie e habitat sarà dunque l principale problema delle conservazione naturalistica del futuro? Sicuramente sarà una delle domande da porre a chi interverrà durante l'incontro (scarica qui la locandina): ma potrete farne anche Voi, seguendo e commentando la diretta sulla nostra pagina Facebook che comincerà dalle ore 9.00, e così intervenire. 
Certo è che 'se la nostra dovrà essere la prima generazione che lascia i sistemi naturali e la biodiversità in uno stato migliore di quello che ha ereditato' - secondo quanto affermato nella vision del IV Rapporto sul Capitale naturale in Italia, uscito di recente – c'è ancora molta strada da fare, Piemonte compreso.

Per la diretta Facebook clicca qui (non occorre avere un proprio profilo sul Social Network)

P.S.

Con l'annuncio di questo incontro, auguriamo a tutte le nostre Lettrici e i nostri Lettori, una buona – e prudente! - estate. Torneremo con gli approfondimenti e l'abituale aggiornamento a settembre. Continueremo però a farvi compagnia durante l'estate con l'invio periodico di Notizie e Appuntamenti dai parchi piemontesi e, naturalmente, qualche 'chicca' fotografica o ++ curiosità sulle nostre pagine Social!

E se fate qualche escursione - o meglio, un soggiorno! - nei parchi piemontesi, non dimenticate di scattare le vostre foto perchè da settembre, i parchi li racconterete Voi! Come? Beh, questa è una sorpresa. Ma intanto... fidatevi del consiglio ;) 

 

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