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Escursione guidata nella biodiversità alpina

PITEM BiodivAlp, ovvero la storia di un progetto transfrontaliero impegnato nella tutela e nel ripristino di specie e habitat alpini minacciati. 

  • Marta Rollandin
  • Maggio 2020
  • Giovedì, 7 Maggio 2020
Camoscio sulle Alpi  | Foto Pixabay Camoscio sulle Alpi | Foto Pixabay

 

Un anno particolarmente ricco di sfide il 2020. Oggi sono molte le persone che attendono nelle proprie case e molti sono gli interrogativi che sorgono sulla tutela della natura e degli animali selvatici a livello globale.
Caprioli in città e tranquilllità sui sentieri per specie ancora più elusive che chissà se si stanno chiedendo dove sono finiti gli escursionisti e gli appassionati di montagna.

Si resta in casa, ma con la voglia di non chiudere gli occhi e anzi, di rimboccarsi le maniche per proteggere e salvaguardare quei progetti che, già prima del lockdown, si prefiggevano la tutela e la conservazione della biodiversità mondiale.

PITEM Biodiv'ALP

E' il caso del Piano Integrato PITEM Biodiv'ALP, portato avanti anche dalla Regione Piemonte al fine di instaurare una strategia condivisa, su un livello transfrontaliero, di salvaguardia, tutela, ripristino e conservazione di specie animali e vegetali e di habitat minacciati a causa dell'insistenza di diverse tipologie di pressione antropica.

Si tratta di un progetto avviato nel 2019, interamente dedicato alla protezione, alla gestione, alla conservazione e alla valorizzazione della biodiversità alpina che comprende la partecipazione di quei territori che si inseriscono nella cosiddetta regione alpina EUSALP: tre regioni italiane quali la Regione Piemonte, la Regione Liguria e la Regione autonoma della Valle d'Aosta e due regioni francesi, Règion Sud Provence Alpes Côte d'Azur (PACA) e Région Auvergne Rhône Alpes. Nessuna sosta dunque per gli addetti ai lavori del progetto che continuano a programmare e attuare azioni nell'ottica di creare insieme una rete di connettività ecologiche transfrontaliere attraverso una partnership sinergica che risponde al degrado dello stato di salute di habitat e specie da tutelare.

Le azioni del progetto

PITEM Biodiv'ALP (vedi Brochure) agisce coinvolgendo concretamente le realtà presenti sul territorio e si articola in cinque progetti specifici la cui unione rappresenta il quadro completo di questo importante piano condiviso. Un piano di coordinamento per l'intero PITEM il primo (COEVA), uno studio di specie e habitat utile alla comprensione e alla protezione della biodiversità e degli ecosistemi il secondo (COBIODIV), un programma di azioni concrete di recupero, ripristino e valorizzazione di habitat e specie degradati il terzo (GEBIODIV), una serie di interventi di conservazione e ripristino di corridoi ecologici il quarto (BIODIVCONNECT) e la promozione di tutte queste sfide e tematiche come fattori di sviluppo sostenibile dei territori il quinto (PROBIODIV).

Proveremo insieme monitorare, passo dopo passo, tutte le azioni di questo progetto, nato grazie ai fondi della coperazione transfrontaliera europea ALCOTRA che abbraccia l'intero insieme dei piani di tutela del territorio alpino tra Italia e Francia.

Cosa bolle dunque in pentola tra i partner del PITEM Biodiv'ALP? Quali sono gli step che fino ad oggi sono stati portati avanti? Cosa succederà dopo il lockdown?

La curiosità non ha confini, proprio come la biodiversità e quindi, appuntamento alla prossima escursione in Biodiv'ALP.

 

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