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Paradis-e, un road movie con i suoni del Monferrato

Un irrefrenabile bisogno di natura è l'impulso che devono aver provato i due registi monferrini quando hanno deciso di percorrere una sorta di "pellegrinaggio" tra Frassinello a Crea, alla scoperta della propria terra e di se stessi, ma soprattutto alla ricerca del loro Paradis-e. Un progetto condiviso con Flavio Giacchero, musicista ed etnomusicologo perché le loro orecchie avevano bisogno di riempirsi di natura.

 

  • Raffaella Amelotti
  • Marzo 2021
  • Martedì, 2 Marzo 2021
Foto di scena di Paradis-e | Pgc Autori Foto di scena di Paradis-e | Pgc Autori

 

In restless dreams I walked alone

Narrow streets of cobblestone

'Neath the halo of a street lamp

I turned my collar to the cold and damp

When my eyes were stabbed by the flash of a neon light

That split the night

And touched the sound of silence

(Se volete, potete leggere questo articolo ascoltando The Sound of Silence, Simon & Garfunkel)

 

 

Due registi, Francesco Cusanno e Luca Percivalle, finalmente liberi dopo il lungo confinamento primaverile, avvertono un bisogno irrefrenabile di natura. Scelgono il Monferrato, il loro luogo ritrovato dopo aver vissuto a lungo in città. Coinvolgono nella piccola impresa monferrina Flavio Giacchero, musicista ed etnomusicologo perché, dopo il grande silenzio urbano del lockdown, le orecchie vogliono riempirsi dei suoni della natura.

Così inizia il cammino alla ricerca di un paradiso: quale destinazione più appropriata del Sacro Monte di Crea, il cui percorso culmina proprio nella Cappella del Paradiso?

E' un viaggio lento, tre giorni di cammino, da Frassinello a Crea, a metà tra il "pellegrinaggio" e la scampagnata con i vecchi amici, alla scoperta della propria terra ma soprattutto di se stessi.

Dalla meta li separano 40 chilometri attraverso piccoli luoghi, paradisi ritrovati ma anche abbandonati, incontri e chiacchiere che accompagnano questi moderni crociati sulla via del Sacro Monte armati solo di telecamera, sax, penna e notes!

È l'estate dopo un lungo lockdown: un tempo strano in cui si affacciano alla mente tante domande e troppi dubbi. Alla fine del viaggio troveranno il loro Paradiso, il Paradis-e?

La storia del progetto filmico

Durante la primavera, la dimensione quotidiana non andava oltre le pareti domestiche e la natura era una fantasia sognata da tutti: le riflessioni maturate durante quel periodo sospeso si manifestano nella volontà di tornare a una vita più lenta e sostenibile, magari in campagna, così come hanno fatto gli autori di Paradis-e.

Il tempo ritrovato è lo spunto di riflessione del film, e così, come facevano da bambini con le loro piccole macchine fotografiche, Francesco e Luca decidono di girare le colline questa volta con gli attrezzi del mestiere alla riscoperta del Monferrato e dei suoi contrasti.

Accompagnano nell'esplorazione della loro terra un forestiero, Flavio Giacchero, perché è fondamentale avere una terza coppia di occhi ma soprattutto di orecchie per ascoltare i suoni di ogni attimo vissuto. E Flavio è davvero abile nel cogliere il paesaggio sonoro, vero leitmotiv di Paradis-e: sa decifrare e rendere agli ascoltatori i suoni della natura ma anche quelli degli uomini.

Spesso la bellezza di un paesaggio è inversamente proporzionale ai rumori antropici che lo animano. Un altro spunto di riflessione: perché abbandoniamo i posti belli? Mi viene spontaneo capovolgere la situazione e domandare se la bellezza non stia proprio nel loro isolamento.

La colonna sonora

Oltre al clima acustico accompagna le immagini del viaggio una colonna sonora rigorosamente a chilometri zero: le musiche sono state realizzate, oltre che da Flavio, anche da Franco Di Terlizi, in arte Thefinger, di Conzano Monferrato. Poi c'è un brano di Trent Miller, nome d'arte del casalese Gabriele Coppa, e un paio di canti tradizionali registrati nel 1966 da Sergio Liberovici, come il coro che accompagna la processione verso il Santuario di Crea e che include riferimenti narrativi locali.

E' la presa di coscienza del tempo nuovo al centro di questo tuffo nel Monferrato: un'avventura unica, nata dal basso e straordinariamente vissuta intorno a casa.

La produzione è stata sostenuta da risorse interne e da un contributo dell'Associazione culturale La Confraternita degli Stolti che organizza la tappa monferrina del Festival del turismo responsabile IT.A.CÀ Migranti e Viaggiatori.

Al momento è disponibile una versione grezza che richiede un attento lavoro di post produzione audio e video. L'audio, in particolare, è stato ripreso attraverso microfoni binaurali: un metodo di registrazione tridimensionale del suono che lo ottimizza per l'ascolto in cuffia, in modo da riprodurre in maniera fedele la percezione acustica dell'ascoltatore situato nell'ambiente originario di ripresa. Un'immersione nei suoni della natura, dunque!

Per far fronte alle spese della post produzione, gli autori hanno attivato un crowdfunding sulla piattaforma https://www.produzionidalbasso.com/project/paradis-e/ 

Anche la raccolta fondi mette al centro la valorizzazione del territorio e delle sue tipicità, perché sostiene coloro che vivono, coltivano, producono e amano questo territorio, che ha tanto da offrire e da mostrare.

Diario di bordo dell'impresa: https://www.facebook.com/attitudine.blues/ 

 

 

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