Stampa questa pagina

Pirati dei Caraibi...al lago Maggiore!

"Si narra che nelle giornate in cui la nebbia è particolarmente fitta, sia possibile scorgere un veliero fantasma che veleggia attorno al castello reclamando l'antico tesoro sommerso"

  • Loredana Matonti
  • marzo 2016
  • Giovedì, 31 Marzo 2016
Castelli di Cannero foto di Loredana Matonti Castelli di Cannero foto di Loredana Matonti

Sembra una citazione de "l'isola del tesoro" di Stevenson, eppure si tratta di una delle leggende che circolano attorno ai Castelli di Cannero, sul lago Maggiore.
Ebbene sì, questi castelli, chiamati di Cannero, pur trovandosi fisicamente nel comune di Cannobio, hanno attirato, e attirano tutt'ora, le fantasie di coloro che hanno modo di ammirarli. E non potrebbero fare altrimenti... costruiti tra il 1200 ed il 1300, furono conquistati dai fratelli Mazzardi, detti "mazzarditi", originari del vicino comune di Ronco.

Questi fratelli, approfittando dello scarso controllo effettuato dal Ducato di Milano a fine XIV secolo, conquistarono il litorale e instaurarono la loro tirrania locale; avvalendosi del castello come rifugio per effettuare incursioni lungo la costa.
I problemi dello Stato e le lotte intestine tra guelfi e ghibellini gli permisero di rimanere al potere fino al 1414. Nel 1412 divenne infatti duca di Milano Filippo Maria Visconti, che acconsentì all'invio di un esercito di 500 uomini per accontentare le richieste dei locali, stufi delle angherie della famiglia Mazzardi.
La rocca fu conquistata e rasa al suolo, e i fratelli scelsero la strada dell'esilio. Ed è proprio in questo frangente che la leggenda narra che i "corsari del Lago Maggiore", pur di consegnare le refurtive delle loro scorribande al ducato, preferirono gettarlo "a lago".

Le due costruzioni che possiamo ammirare oggi non sono quindi le originali, dette "Malpaga", bensì gli edifici della rocca "Vitaliana", costruiti nel 1519 da Ludovico Borromeo, nipote di Vitaliano I Borromeo, colui a cui il duca di Milano concesse il feudo cannobiese dopo la riconquista.
Nello specifico si tratta della rocca stessa, sull'isolotto più grande, che ne occupa l'intera area, e le "prigioni", un edificio più piccolo che occupa invece una porzione dell'isolotto minore, sul quale gli abitanti del luogo si recano con le imbarcazioni per festeggiare in occasione della festa del paese.

I Castelli attualmente sono oggetto di una ristrutturazione e non sono visitabili, ma si possono ammirare dall'esterno attraverso un "tour", magari a bordo dell'unico catamarano ad energia solare presente sul lago. Un viaggio davvero speciale, in armonia con la natura placida del lago, privo del rumore dei motori delle normali imbarcazioni.

Inoltre, nei dintorni della rocca nidificano uccelli acquatici come cigno reale, gabbiano reale e smergo maggiore... e chissà che in una giornata particolarmente assolata non si intraveda il tesoro spuntare dalle acque!

Da non perdere poi, una visita sulla terraferma per l'altro aspetto per cui è nota la riviera di Cannero, e ammirare gli splendidi e variopinti giardini delle numerose ville del luogo, dove molti si sbizzarriscono a collezionare le varietà più strane di agrumi, provenienti da tutti i paesi del mondo e che a marzo diventano i protagonisti di una colorita festa locale.

Potrebbe interessarti anche...

Sabato 11 maggio, al Salone internazionale del libro di Torino, vi illustreremo il Cammino Piemon ...
Unisce tutte le aree protette dell'Appennino piemontese e potrebbe rappresentare il primo tratto ...
Durante l'estate appena trascorsa più di cento persone hanno scoperto la conca di Oropa che, olt ...