L'albero occupa da sempre un posto centrale nella simbologia tradizionale, nel pensiero religioso e nell'immaginario dei poeti, ed è un motivo essenziale dell'iconografia universale.
C'è l'albero di Apollo (l'alloro), quello di Cibele (il pino), quello di Minerva (l'olivo)... Ci sono gli alberi del Paradiso: "l'Albero della Vita" - simbolo sia della potenza vegetativa del cosmo sia della morte e della resurrezione - e "l'Albero del Bene e del Male", legato al serpente e generatore del "frutto proibito"...
Poi, c'è l'Albero del Mondo, che con le sue radici, il suo tronco e i suoi rami, occupa dall'alto in basso l'intero spazio cosmico, del quale attraversa e mette in relazione i tre piani: Cielo, Terra e Inferi; e l'Albero della Croce, con le sue infinite coniugazioni e derivazioni.
La ricchezza semantica dell'albero è pressochè infinita e, in questo saggio ricco di fascino e di erudizione, l'autore ce ne offre un assaggio appassionante.
Luglio 2008
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